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Silvio Berlusconi furibondo con Matteo Salvini: "Non hai rispettato i patti". I timori su giustizia e televisioni. FI smentisce

Davide Locano
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Nel centrodestra la situazione è fuori controllo. Il punto, come sottolinea il Corriere della Sera, è che ormai Silvio Berlusconi è convinto che "l'arcinemico non sia Luigi Di Maio ma Matteo Salvini". Il Cavaliere si sente tradito più che altro dal punto di vista personale, "non ha rispettato i patti". E, soprattutto, teme anche gravi ripercussioni per le sue aziende. Secondo il Corsera, quello che ha mandato in bestia il leader di Forza Italia è stato il mondo in cui "Salvini mi ha preso in giro", queste le parole che gli vengono attribuite, nonostante gli accordi presi per garantire il via libera all'intesa col M5s. Leggi anche: Cav, faccia a faccia con Conte. La voce: "È furibondo" "Dopo avermi assicurato di prendere i ministeri della Giustizia e dello Sviluppo Economico, li può lasciare in mano ai Cinquestelle", afferma il Cav ai suoi collaboratori. Una preoccupazione cresciuta esponenzialmente dopo l'ultimo colloquio telefonico con Salvini, durante il quale si sarebbe sentito dire: "Sai, la cosa è un po' intricata. Ma vediamo, non è poi detta la sua parola". Frasi che, ovviamente, non possono rassicurare Berlusconi, il quale ora sente le sue televisioni minacciate, anche perché nel contratto si parla del "divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni" da parte delle società di scommesse, che investono sui media poco meno di 200 milioni l'anno. Senza considerare cosa può significare - per lui e per l'Italia - avere un grillino al ministero della Giustizia. Forza Italia, però, smentisce la ricostruzione. In una nota diffusa dal partito, infatti, si legge: "I retroscena e le frasi attribuite oggi dalla stampa al presidente Silvio Berlusconi in riferimento a sue presunte dichiarazioni e in particolare un suo colloquio con Matteo Salvini, che avrebbe toccato i temi delle sue aziende e della giustizia, sono destituite di fondamento e lontane dalla realtà. L'unica preoccupazione del Presidente è come sempre l'interesse dell'Italia e degli italiani".

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