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Luigi Di Maio, vaffa a Beppe Grillo sull'Ilva: "Decido io, le sue sono opinioni personali". Si spacca il M5s

Davide Locano
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Contro Beppe Grillo scende in campo niente meno che Luigi Di Maio, confermando così la spaccatura in due anime del Movimento 5 Stelle. L'ultima rottura arriva sull'Ilva: giovedì, sul suo blog, il capo comico suggeriva di provare a usare i fondi europei "dimenticati" per risolvere la questione. Grillo, nel dettaglio, affermava che "ci sono circa 2,2 miliardi di euro che sono stati immessi in un fondo quando l'Europa si chiamava Ceca dalle imprese di carbone e acciaio proprio per i pensionamenti dei lavori usuranti e per le bonifiche". Dunque, Grillo aggiungeva: "Dato che l'Ilva è la più grande centrale dell'acciaio d'Europa, potremmo cercare di accedere direttamente a questo fondo che attualmente è gestito dal Consiglio europeo e messo, credo, all'ingrasso in qualche fondo tripla A tedesco, presumo". Leggi anche: Beppe Grillo rivela: voglio picchiare Luigi Di Maio Oggi, come detto, la dura replica di Di Maio, il quale afferma senza giri di parole che il capo è lui e che, dunque, è lui a decidere. "Grillo, o chiunque altro, esprimono opinioni personali: su tutti io dossier io non prenderò decisioni finché non avrò ascoltato le parti", ha affermato il capo politico grillino a Radio anch'io, su Radio 1. Dunque, Di Maio ha aggiunto che sulla questione Ilva "ci sarà responsabilità e serve continuità". Prima di decidere come agire sul sito industriale in Puglia, ha concluso, "verranno ascoltati la proprietà, i sindacati e il sindaco di Taranto". Insomma tutti, ma non Beppe Grillo.

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