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Massimo D'Alema, l'ultima promessa da ridere: "Non mi ricandiderò mai più". E su Liberi e Uguali...

Davide Locano
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«Non so se io o Bersani torneremo nel Partito Democratico, ma io assolutamente non mi ricandiderò mai più. Non ci penso neanche». L'annuncio choc è di Massimo D'Alema a Otto e mezzo su La7. Il problema è che può anche restare fuori dal Parlamento, ma uno come Massimo D'Alema continuerà a fare politica per sempre. E infatti a stretto giro ritorna a parlare di Salvini. Nel solito modo. «Il ministro degli Interni - spiega l'ex premier - ha fatto un gioco sulla pelle di povere persone, di donne, di bambini, in mezzo al mare, un gioco che appartiene ad una cultura che non è la mia. La debolezza del gioco di Salvini è che la Spagna ha preso un'iniziativa. Sennò mi chiedo che cosa sarebbe successo... Non credo si possa dire che Salvini abbia trionfato in Europa, ha ricevuto anche diverse sberle. In questo momento chi ha conquistato qualcosa è Sanchez, perché di solito in Eruopa viene apprezzato chi risolve i problemi, non chi li crea. La Spagna in questo momento ha un più». Leggi anche: "Evasore", D'Alema fuori controllo insulta Salvini E come non dire la sua anche sul Pd e sul nemico Renzi. «Penso che sia stato un errore - continua - spingere i 5 Stelle nelle braccia della Lega. Capisco tuttavia che il Partito Democratico, dopo il voto del 4 marzo, fosse in uno stato in cui non riusciva a fare politica... Ma diversi milioni di elettori di Sinistra hanno dato fiducia ai 5 Stelle, perché in campagna elettorale hanno posto dei temi di Sinistra». E su Leu? «Non è un progetto fallito - conclude - vive una sospensione ma le cose sembrano rimettersi in movimento con tesseramento e congresso. Dopo il voto c'è stato uno stordimento, di tutta la sinistra. Stordimento da cui ci si deve riprendere, e spero tutti insieme, in prospettiva».

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