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Fabio Rampelli, la gaffe del neo-vicepresidente della Camera: "Sullo stadio razzismo anti-romano"

Matteo Legnani
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La sua nomina è stata a lungo attesa, per il significato "più ampio" che si portava dietro. Poi mercoledì sera Fabio Rampelli, braccio destro di Giorgia Meloni in Fratelli d'Italia, è stato eletto vicepresidente della Camera, di fatto aprendo un pertugio a un possibile ingresso di FdI nella maggioranza giallo-verde. La sua prima uscita, però ha poco del carattere istituzionale cui la nuova carica assunta dovrebbe impegnarlo. Parlando della questione tangenti e degli arresti legati al futuro stadio della Roma, Rampelli ha strillato che "la corruzione esiste ovunque ci siano appalti pubblici e lo dimostrano i fatti di Milano con gli appalti dell'Expo. È un razzismo inaccettabile dare questo primato a Roma. Basta!". Forse che la sua sia già una difesa ante litteram dei futuri compagni di maggioranza grillini? Leggi anche: Rampelli vicepresidente: il colpaccio della Meloni

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