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Roberto Maroni, la confessione: "Pronto a tornare in politica". Il retroscena: lui nuovo leader di Forza Italia

Matteo Legnani
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Certo. È una condanna in primo grado, che verrà appellata. E Roberto Maroni si dice convinto che in quella sede la sentenza a un anno di carcere verrà ribaltata. Ma l'intervista che rilascia oggi al Corriere della Sera è appassionante per due motivi: il primo è che un ex ministro dell'Interno ed ex governatore della Regione Lombardia, insomma uno che per anni ha ricoperto le più alte cariche politiche del Paese, accusa la magistratura di averlo condannato per motivi non attinenti "ai fatti". Il secondo è che proprio in seguito alla condanna in primo grado, Maroni dice papale papale che "questa sentenza mi sta facendo tornare la voglia di impegnarmi in prima persona anche se avevo deciso di ritirarmi dalla politica". Tradotto: siccome mi hanno condannato, forse ritorno in politica. Un messaggio scivoloso, soprattutto in un periodo in cui la fiducia dei cittadini e degli elettori è zero o quasi. Leggi anche: Maroni a sorpresa, incorona Salvini dall'Annunziata Già, ma in che partito farebbe il suo ritorno Maroni? Dopo la rinuncia al bis al Pirellone, l'impressione è che i rapporti con la Lega si fossero raffreddati. E forse, in un partito così fortemente dominato da Salvini, per lui ci sarebbe poco spazio. Il sito affaritaliani.it avanza l'ipotesi, peraltro già circolata alcuni mesi fa, che l'ex segretario del Carroccio possa trovare una sponda in Forza Italia, dove riscuote un vasto consenso tra i "riformisti". Addirittura che possa essere lui l'uomo in grado di rilevare da Silvio Berlusconi le redini del partito, in crollo nei sondaggi e con un disperato bisogno di rinnovamento a tutti i livelli, compresi quelli apicali. Leggi anche: Maroni, gli scappa una frasetta su Salvini: "Il fattore c..."

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