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Pd allo sbando, chi è la donna su cui punta Matteo Renzi per tenere in mano il partito

Giulio Bucchi
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Il Pd è talmente allo sbando che è convinto che basti aspettare che Lega e M5s si facciano male da soli per raccoglierne i frutti. Per questo alla vigilia della Assemblea che riunirà i 1.000 delegati, Matteo Renzi e i suoi oppositori interni hanno raggiunto una tregua tutta da ridere: lo sfiduciatissimo Maurizio Martina sarà confermato segretario a tempo, per andare a congresso e primarie non prima del marzo 2019. Abbastanza tempo, dunque, perché Matteo Salvini e Luigi Di Maio possano asfaltare quel che rimane della sinistra. E il livello di pochezza strategica dei dem si misura anche dai nomi in pista per la leadership "di facciata", perché finché ci sarà Renzi, il capo occulto sarà lui. Leggi anche: "Così Boschi e Renzi hanno ucciso il Pd", Ricolfi brutale Contro il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che potrebbe riunire le anime anti-renziane del partito, Renzi starebbe pensando addirittura a Teresa Bellanova, ex bracciante, ex sindacalista ed ex vice-ministra allo Sviluppo economico. Sicuramente degna persona, ma politicamente assai poco influente e ancor meno rappresentativa. Certo, se l'alternativa è Debora Serracchiani in grado di condannare il Pd friulano al disastro dopo 5 anni di suo governo, forse conviene puntare nel profilo bassissimo, sperando che siano gli altri a consegnare la vittoria. Quando, non si sa. 

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