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Gregorio De Falco, l'ammiraglio grillino contro i porti chiusi: uno scontro al governo

Davide Locano
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La crepa c'è, anche se si fa di tutto per nasconderla. A cominciare dal Blog delle Stelle, che, per esempio, ignora completamente la missione del presidente della Camera Roberto Fico a Pozzallo, in visita all'hot spot siciliano, e le parole da lui pronunciate. Decisamente non in linea con Luigi Di Maio e con la strategia dura e pura del governo in tema di migranti e Ong. Così come non dà notizia, il Blog, dell'intervista di un suo neo-senatore di punta, Gregorio De Falco, ex ufficiale della Marina, il capitano che ordinò a Schettino di tornare a bordo della Costa Concordia. De Falco sul Corriere della Sera invita a distinguere tra naufraghi e migranti. «Il naufrago», dice, «ha diritto di essere salvato, senza che sia compiuta alcuna valutazione, non conta la provenienza, l'etnia». Prima è naufrago, dopo immigrato. Quindi, «non si possono chiudere i porti. Il problema è la vita di queste persone». Porti chiusi, via le Ong, proteggiamo le nostre coste è una linea approvata ai piani alti (Davide Casaleggio, Beppe Grillo) e nel governo tutto, ma che comincia a creare sempre più malumori nel Movimento. Sia nei gruppi parlamentari, sia tra i militanti. E anche nei territori, dove si comincia a creare una classe dirigente che amministra. Come a Palermo, dove si è scatenata una guerra tra consiglieri comunali di due fazioni pentastellate: da una parte i filo-governativi, favorevoli alla linea «cattivista», dall'altra quelli «di sinistra», più vicino a Fico e a favore dei migranti e delle Ong. A farla emergere, ieri, è stato Igor Gelarda, consigliere comunale di Palermo, ex poliziotto, il quale si è lamentato perché sarebbe stata censurata, sulla pagina Facebook ufficiale del M5S Palermo, una fotografia di lui e Giancarlo Cancelleri insieme all'ambasciatrice della Palestina. «Mi è stato scritto», ha denunciato, «da chi gestisce oggi la pagina, che la mia richiesta di pubblicare la foto non era stata accolta. Una foto importante che chiarisce, tra le altre cose, che la linea politica di chiusura ai porti, espressa da me e Cancelleri recentemente e mal tollerata dal gruppo di Forello, non ha nulla ha a che fare con la discriminazione ma è un atto necessario per responsabilizzare l'Europa». Leggi anche: Crosetto contro De Falco: "Farai come con tua moglie?" Il gruppo di Forello sarebbero gli altri quattro consiglieri comunali, su posizioni più vicine a Fico. «Censurare questa foto è un atto gravissimo. Questa immagine è un atto importante e distensivo, la sua mancata pubblicazione mi fa temere che, nel costume della peggiore sinistra, l'interesse non sia tanto nella pace tra i popoli, e nell'aiuto dei bisognosi, ma nel cavalcare sentimenti fintamente buonisti a scopo meramente politico-mediatico». La crepa c'è, ma si cerca di minimizzarla. E però, ogni tanto, viene fuori. Per esempio tra i commenti che compaiono nel Blog 5 Stelle a un articolo sui risultati ottenuti dal premier Conte all'ultimo vertice europeo. In grande maggioranza sono a favore della linea governativa, cioè della linea Salvini. Ma qualcuno si distingue. «Il M5S», scrive un militante che si firma Kat, «deve arginare toni e contenuti di Salvini! Non sono in alcun modo tollerabili e non è accettabile assecondare questa legittimazione di odio razziale ! Grazie alle dichiarazioni di Fico.. ma mi aspetto che ci sia una svolta nella tolleranza verso Salvini (ho atteso fino ad ora “comprendendo” la diplomazia necessaria in un momento politico delicato). Però ora basta! Se non ci sarà alcuna inversione, per me il M5S è morto e contribuirò a screditarlo in tutti i modi». Seguono, per compensare, quattro commenti contro Fico, chiedendogli «da che parte sta» e accusandolo di far del male al Movimento. Ma la crepa c'è. E si vede. di Elisa Calessi

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