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Immigrati, Elisabetta Trenta: la badilata da Matteo Salvini

Matteo Legnani
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Chissà se è stata una gaffe o una frase volutamente detta ai media per mettere la collega "al suo posto"? La vicenda è quella che negli ultimi giorni ha diviso il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta sul divieto (invocato da Salvini) per le navi militari straniere di sbarcare profughi nei nostri porti. "E' una vicenda che non è di sua competenza" aveva strillato a caldo la grillina Trenta, che già vedeva con orrore la prospettiva di farsi sfilare il comando della missione Sophia. Poi i due si erano "chiariti", nel senso che in una telefonata Salvini aveva rinunciato a insistere sulla revisione della missione Sophia nel vertice europeo di domani a Innsbruck, mentre la Trenta a sua volta aveva convenuto sul fatto che non si potesse acconsentire indiscriminatamente allo sbarco di migranti nei nostri porti da parte di unità navali militari straniere. Ma ecco che, poche ore dopo, arrivava il nuovo capitolo della saga: vertice a Palazzo Chigi tra lo stesso Salvini, Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte sulla questione migranti, proprio in vista del vertice di Innsbruck. E successiva dichiarazione di Salvini alla stampa: "La linea del governo sui migranti è una sola. Trenta? Non c'era oggi al vertice, neanche in spirito". Leggi anche: Salvini, nuovo attacco della Trenta: "Faccia le cose anzichè stare sempre sui giornali"

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