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Marcello Foa, il piano per far fuori il presidente della Rai: il ruolo di Giorgia Meloni

Gino Coala
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È sul nome del prossimo presidente della Rai Marcello Foa che il dibattito politico si è infuocato, con minacce sempre più concrete in vista del voto in Parlamento sul candidato indicato dal governo. A promettere battaglia sono innanzitutto i parlamentari del Partito democratico con Davide Faraone, convinti di poter frenare l'elezione del giornalista accusandolo di posizioni sovraniste, anti-euro e filo-putiane. Leggi anche: Bechis, furia contro Renzi: "La tua idea di libertà..." L'accusa più grave partita già ieri dai parlamentari piddini riguarda i commenti sui social di Foa a proposito di Sergio Mattarella, il cui discorso durante la trattativa per la formazione del governo era stato definito "disgustoso" dallo stesso Foa. Faraone, spalleggiato anche dai colleghi di LeU, promette di vendere cara la pelle: "Se Salvini e Di Maio pensano di occupare la Rai, che è degli italiani e non loro, noi siamo già qui e glielo impediremo. Il primo agosto in Vigilanza Rai ci aspetta una bella battaglia. Marcello Foa non merita alcuna fiducia, non sarà il nostro presidente". Dal Pd sono anche partiti tentativi di coinvolgere altre forze all'opposizione per affossare il nome di Foa. Appelli più o meno velati sono partiti per esempio da Andrea Marcucci: "Ci appelliamo all'opposizione affinché impedisca che un amico di Putin, uno che ha fatto campagne contro vaccini, diffuso fake news, ingiuriato il Capo dello Stato possa presiedere il Servizio pubblico". L'appello diretto a Silvio Berlusconi arriva dalla sponda più improbabile, quella di Federico Fornaro di LeU: "Forza Italia non voti in Commissione di Vigilanza Rai Marcello Foa presidente". Nessuna risposta da parte di Forza Italia e difficilmente arriverà. Il nome di Foa sarebbe stato anticipato a Berlusconi da Matteo Salvini prima dell'annuncio ufficiale. Secondo il Messaggero sarebbe alta l'irritazione nel partito azzurro per la scelta della Lega, ma non è detto che parta una vera e propria battaglia per affossarla. Perché Foa incassi il via libera della Vigilanza Rai servono 27 voti, al momento non del tutto garantiti, soprattutto finché anche Fratelli d'Italia non decida di sciogliere la riserva. Qualcuno all'interno di Forza Italia potrebbe avere più di un motivo per non votare Foa, prendendo per esempio come casus belli tutti quei tweet contro Berlusconi. Sarà a quel punto che il ruolo di Giorgia Meloni diventerà decisivo. I voti dei commissari di Fratelli d'Italia sarebbero decisivi per l'elezione del presidente voluto da Salvini. Un favore da parte della Meloni che potrebbe aprire un contro a credito con l'alleato, non al governo, del Carroccio.

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