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Ponte Morandi, per Danilo Toninelli arrivano le prime accuse grilline: il suo destino appeso a Giuseppe Conte

Caterina Spinelli
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Se Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, era stato dichiarato, dagli stessi leghisti, "bravissimo a gestire l'emergenza del ponte Morandi", ad oggi qualcosa sembra cambiato. La Lega è pronta a bocciare tutte le proposte di Toninelli, dalla nazionalizzazione di autostrade all'addio alla Tav. Le accuse, seppur velate, non finiscono qui.  Leggi anche: Altra gaffe per Danilo Toninelli, in molti chiedono le dimissioni Molte le critiche che arrivano anche da il titolare della Farnesina Enzo Moavero Milanesi e il ministro dell'Economia Giovanni Tria, i quali contestano la scelta di Toninelli di procedere all'assegnazione del compito di costruzione del nuovo ponte "senza alcun bando" e la mancanza di chiarezza del costo effettivo di questa manovra. Insomma, a Palazzo Chigi sembra aprirsi una "questione Toninelli". Ma non solo, perché i rimproveri arrivano proprio dall'interno, è lo stesso Luigi di Maio, a capo del Movimento 5 Stelle, ad avere tutte le intenzioni di ridimensionare il ministro - fa sapere Il Corriere della Sera - che si pavoneggia su tutti i canali tv. Forse saranno state le numerose gaffe o forse la fretta di completare il decreto a mettere in difficoltà Toninelli, in ogni caso il vicepremier Matteo Salvini lo aveva preannunciato: "Se il governo cade, cade per colpa dei loro problemi interni".

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