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Decreto immigrazione, tensioni nel governo: falchi M5s contro Matteo Salvini, "si rischia l'implosione"

Cristina Agostini
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Frenata del Movimento 5 stelle sul decreto migranti in discussione lunedì prossimo al Consiglio dei ministri. Secondo una fonte di governo del M5s alcuni passaggi come l'abrogazione del permesso per motivi umanitari, l'introduzione di permesso per casi speciali che può avere durata di un anno anziché due, la sostituzione del permesso per cure mediche e soprattutto le restrizioni all'acquisizione della cittadinanza e l'abrogazione della norma che prevede il diritto di iscrizione anagrafica del richiedente asilo hanno fatto infuriare i falchi grillini.  Leggi anche: Mussolini dice basta. "Italia sottomessa, ma ora...": la verità su fascisti e immigrati "Alcune delle critiche mosse le trovo davvero ideologiche", sbotta il pentastellato. "Se fanno la guerra aperta a Matteo Salvini su aspetti così tecnici è chiaro che si rischia l'implosione. D'altronde il decreto immigrazione è firmato da Salvini, mica dal Papa... che si aspettavano?". Il M5s avrebbe quindi chiesto a Salvini di rivedere il dl prima di lunedì. Ma il premier Giuseppe Conte smentisce che ci siano tensioni tra i due partiti della maggioranza: "Assolutamente no. E' un decreto che il vicepresidente Salvini ha già anticipato e su cui stiamo già lavorando". Se però le indiscrezioni sulle richieste dei pentastellati arrivassero in CdM, inevitabilmente, il governo si troverebbe di fronte a una nuova prova. Un nuovo banco di sfida le cui conseguenze potrebbero essere fragorose.

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