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Luigi Di Maio, perché il grillino si sente spacciato: "Credo che Tria e Salvini..."

Gino Coala
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In casa M5s ci sono guai ben più gravi del comunque gravissimo caso di Rocco Casalino e delle sue minacce intercettate contro il ministro dell'Economia Giovanni Tria e i suoi tecnici. La preoccupazione di Luigi Di Maio ora è tenere unito il gruppo, perché in questa fase delicata ogni spiraglio tra i grillini rischia di prestare il fianco ai fin troppi nemici. E in primis ci sarebbero gli alleati leghisti, visto che, secondo un retroscena di Repubblica, il vicepremier pentastellato ha sollevato un sospetto: "Temo che Tria si sia schierato. Lui e il suo staff. È disponibile a trovare le risorse per le richieste della Lega e fa muro sulle nostre. Trovare i soldi per le pensioni - ha detto ai fedelissimi - non è più semplice che trovarle per il reddito di cittadinanza". Leggi anche: Bisignani, il piano di Mattarella: "Se cade il governo, Tria premier" Il dubbio che tormenta Di Maio è l'esistenza di un "complotto" non solo di Tria, ma degli stessi tecnici che avrebbero preferito schierarsi con la Lega, più rassicurante e attraente da un punto di vista politico e amministrativo. L'ipotesi dei grillini non sarebbe del tutto campata in aria. Di sicuro la forza diplomatica della Lega è riuscita finora a smussare le richieste e ottenere garanzie da parte del Mef, tanto che Giancarlo Giorgetti ha parlato di "ottimismo" sulla prossima Manovra. E intanto i grillini si preparano alla guerra, ma stavolta sul doppio fronte interno ed esterno.

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