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PROVE DI REGIMESequestrato in piazzastriscione pro-Cav

Lo striscione rimosso da Palazzo Grazioli

Rimosso dalle forze dell'ordine la scritta comparsa su Palazzo Grazioli: "E' un colpo di Stato". Insorge Forza Italia

Nicoletta Orlandi Posti
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'E' un colpo di Stato'. Questa la scritta apparsa su un maxistriscione che gli organizzatori della   manifestazione di Fi contro la decadenza di Silvio Berlusconi avevano affisso sulla facciata dell'ingresso principale di palazzo Grazioli, dove alle 16 è atteso l'intervento di Silvio Berlusconi sul palco   allestito per l'occasione dal lato di via degli Astalli. Alcuni funzionari della polizia hanno chiesto di rimuovere lo striscione per accertamenti. Luca D'Alessandro, deputato azzurro e capo ufficio stampa di Forza Italia commenta così l'accaduto: “Mi auguro che episodi di questo genere non si verifichino più e venga   ripristinata quanto prima la possibilità di esprimere liberamente ai manifestanti pensieri, opinioni e idee”. Guarda le foto nella Gallery Non si è fatta attendere una nota dei capogruppi parlamemntari di Forza Italia Paolo Romani e Renato Brunetta: "Apprendiamo la notizia secondo la quale alcuni funzionari delle forze dell'ordine hanno sequestrato   preventivamente un cartello che sarebbe stato esposto questo   pomeriggio durante la manifestazione di Forza Italia a sostegno del nostro presidente Silvio Berlusconi. Giudichiamo molto grave   quanto accaduto e, in attesa di chiarimenti, preannunciamo sin d'ora interrogazioni urgenti al ministro dell'Interno, Angelino Alfano, affinchè venga fatta piena luce su questo inaccettabile episodio". Secondo Raffaele Fitto, deputato di Forza Italia "è inaudito che si sia verificato il sequestro preventivo di un cartello a via del Plebiscito. Nel Paese delle manifestazioni violente dei No-Tav, dei bruciatori di bandiere, di cortei di gente armata e mascherata, delle   vetrine distrutte, il centrodestra italiano, da vent'anni,   organizza invece manifestazioni pacifiche, correttissime, esemplari. Questo abbiamo sempre fatto, e questo faremo. Non   accettiamo censure preventive, e rivendichiamo il diritto costituzionale sancito dall'art. 17 (libertà di manifestazione) e dall'art.21 (libertà di espressione)". "Da oggi siamo in uno stato di polizia. E da domani in un regime", ha commentato Daniela Santanché l'episodio. "Sta accadendo un altro fatto molto grave, a dimostrazione del sistematico tentativo di ostacolare una libera e pacifica manifestazione: alle decine e decine di pullman in arrivo a Roma viene impedito di avvicinarsi al centro per permettere la discesa dei sostenitori di Silvio Berlusconi". E' l'ufficio stampa FI a lanciare il nuovo allarme.   "Riteniamo questo un fatto gravissimo e ci auguriamo - si legge ancora in una nota - che cessino queste prove generali di boicottaggio". 

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