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Clandestinità, militanti 5 stelle votano sì ad abolizione del reato

Appena tre mesi fa Grillo in persona aveva detto che la questione non faceva parte del programma del Movimento. Ma oggi sul blog gli attivisti hanno votato contro il diktat del leader

Matteo Legnani
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Tre mesi fa, nel Movimento 5 stelle, scoppiò la grana clandestini. Accadde, infatti, che i due senatori grillini Andrea Cioffi e Maurizio Buccarella, complice una distrazione dell'allora Pdl, ottennero il via libera ad un emendamento che, di fatto, eliminerebbe il reato di immigrazione clandestina. Una scelta che mandò su tutte le furie i vertici del Movimento, Beppe Grillo in primis. Il quale, richiamando all'ordine i due "ribelli" sottolineò come l'abolizione del reato di clandestinità non rientri nel programma grillino. E che se vi fosse incluso, il Movimento non avrebbe certamente ottenuto il sorprendente risultato delle elezioni politiche del febbraio 2013. Come a dire: siete pazzi? Se votate per l'eliminazione del reato non ci voterà più nessuno. Era ottobre. A gennaio, tutto ribaltato: perchè oggi, sul blog del Movimento 5 Stelle, è apparso l'invito a votare a favore o contro l'abolizione del reato di clandestinità, sul quale domani voterà l'aula del Senato nell'ambito dei lavori sulle depenalizzazioni. La finestra concessa ai militanti per votare era tra le 10 e le 17 e a sorpresa la maggioranza si è espressa a favore dell'abolizione. Scelta che vincolerà domani quella dei senatori pentastellati nell'aula di Palazzo Madama. Resta il giallo: come mai si sia data la possibilità ai militanti 5 stelle su un punto sul quale gli stessi Grillo e Casaleggio avevano opposto una netta censura appena tre mesi fa.

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