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Renzi premier, Berlusconi a bocca aperta: "E' un ribaltone". Pro e contro per Forza Italia

Giulio Bucchi
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Silvio a bocca aperta. Molti esperti di cose del Cavaliere descrivono così Silvio Berlusconi, stupefatto dall'iniziativa spregiudicata di Matteo Renzi. Del segretario Pd l'ex premier, si sa, è un estimatore: "E' un fuoriclasse ma ha fatto un piccolo ribaltone", ha commentato con i suoi il leader di Forza Italia. E' basito, Berlusconi, perché al netto dell'aggressività non credeva Renzi capace di cedere al "carrierismo" fino a fare le scarpe a un suo compagno di partito e senza passare prima dalla "via maestra della consacrazione elettorale". Berlusconi ha ripetuto ai fedelissimi la promessa che il sindaco di Firenze aveva fatto alle vittoriose primarie democratiche: "Mai più al governo tramite congiure di palazzo, con me diventeremo simili all'America".  Il rischio 2018 e l'effetto "golpe" - Il gesto di Renzi potrebbe provocare un terremoto non solo nel Pd, ma pure con Forza Italia. La strada per le riforme congiunte, dall'Italicum al nuovo Senato, si restringerebbe sensibilmente, checché ne dicano per ora gli esponenti azzurri pronti a giurare che sulla legge elettorale non cambia nulla. A inquietare particolarmente piazza San Lorenzo in Lucina (che ha già rilasciato una nota assai critica sul possibile futuro governo) è l'ambizione del segretario democratico a stare a Palazzo Chigi fino al 2018. Se ci riuscirà, Berlusconi allora avrà 81 anni, troppi per rimettersi in gioco alle urne anche perché sulla sua testa pende comunque la spada di Damocle di altri processi. Ecco perché il Cavaliere vorrebbe spingere per un ritorno al voto nei prossimi mesi, se possibile già ad ottobre, anche per approfittare dell'effetto per lui positivo dello "scandalo" Napolitano e dello scoop di Alan Friedman sul "golpe" dell'estate 2011, quando il Colle brigò per settimane per sostituire proprio Berlusconi con Mario Monti. Gli ultimi sondaggi, per così dire "non aggiornati", danno centrodestra e centrosinistra più o meno alla pari. Ma il risultato si vedrà tra qualche settimana. Il Cav e le trappole per Renzi - Allo stesso modo, la manovra di palazzo di Renzi non può non avere effetti negativi sul Pd in termini di consenso elettorale, e di riflesso a giovarsene sarebbero Forza Italia e Movimento 5 Stelle. "E' iniziato il logoramento di Matteo", provano a gioire gli azzurri. E se sulla maggioranza eventuale di Renzi non avrà alcuna possibilità di interferire, sugli obiettivi del futuro premier sì, eccome. Le riforme istituzionali, possibile trionfo renziano, si devono fare insieme. E se Forza Italia si sfilasse (come profilato da un sibillino Renato Brunetta), non ci sarebbe nessun trionfo renziano.

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