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Governo, al Senato gruppo Gal diviso su un appoggio a Renzi

Ignazio Stagno
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Se a sinistra le porte restano chiuse col "no" di Vendola, Matteo Renzi per far partire il suo governo è detrerminato anche ad aprire a destra. Al Senato l'equilibrio dell'esecutivo è precario. Il numero magico di 171 voti, 10 oltre la soglia minima di 161 per ora per Renzi è un miraggio. Così alla fine l'allargamento della maggioranza potrebbe arrivare da destra. La serenità a Palazzo Madama potrebbe arrivare da destra, dal gruppo Grandi Autonomie e Libertà composto da undici senatori pescati dal fu Pdl, da Grande sud e dalla Lega. Quattro, forse cinque, sono orientati ad ascoltare le proposte del rottamatore. Ingrossando le fila di una maggioranza che al momento conta sette/otto voti di margine dalla parti di palazzo Madama. Così di fatto verrebbe disinnescata la bomba di Pippo Civati che solo qualche giorno fa aveva minacciato Renzi di fargli mancare il voto al Senato dei suoi fedelissimi. "Ci stiamo pensando" -  Uscendo dall'incontro con il presidente del Consiglio incaricato, il capogruppo Mario Ferrara ha usato una formula politichese per lasciare aperta qualunque opzione: "Abbiamo al nostro interno una certa dialettica, che sarà sviluppata con attenzione nei prossimi giorni, una volta letto il programma e sentita l'illustrazione che il governo farà nelle Aule del Parlamento". E' Vincenzo D'Anna, alle spalle una legislatura alla Camera con il Pdl e oggi vicepresidente di Gal, a spiegare meglio la situazione in un'intervista all'Huffingtonpost: "Abbiamo portato a Renzi alcune nostre proposte. Nello specifico sul mezzogiorno e sulla sanità, ma anche sulle politiche per gli enti locali e le riforme. Il premier incaricato ci ha chiesto di fargli avere alcuni elementi scritti, così da poterli valutare". Bisogna sottolienare che la pattuglia di Gal al Senato è di 11 senatori.  Renzi sfonda a destra - Un bottino ghiotto per un Renzi in cerca di alleanze. "Il premier incaricato ci ha fatto capire che abbiamo del tempo, probabilmente fino a lunedì", afferma un senatore di Gal. "Data l'origine e la composizione del nostro gruppo, proveremo a votare tutti uniti, ma non ci sarà nessuna conseguenza sulla nostra tenuta anche se se le scelte si dovessero diversificare", spiega D'Anna. Che conclude: "Le mie sensazioni sono comunque positive, questo governo potrebbe realizzare quello che da tanti anni tutto il paese si aspetta". Insomma la trattativa è aperta. Ma il governo Renzi di sinistra ha ben poco finora. L'esecutivo potrebbe sopravvivere grazie ai voti del centro... e della destra. Nel Pd rosso è già panico.       

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