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I "Marinos" difendono Ignazio Marino contro ogni evidenza

Giulio Bucchi
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Credevamo che l'infelice mandato di Ignazio Marino avesse mostrato il peggio quando, dalla Comunità di Sant'Egidio, hanno categoricamente smentito d'aver pasteggiato con lui a spaghetti all'aragosta e pregiato vino al ristorante Sapore di Mare. Invece, il peggio doveva ancora arrivare, e si è presentato domenica con le facce di quelli che potremmo chiamare «i Marinos». I Marines combattono contro il male, i Marinos contro l'evidenza dei fatti. Come? Con coltelli tra i denti e spranghe in mano? Macché: essendo persone che intravedono in Marino il loro eroe, gli assomigliano. Come lui ha combattuto tante falle romane per lo più a chiacchiere, essi hanno combattuto «il complotto contro Marino» sedendosi per terra sotto il sole davanti al Campidoglio, sventolando cartelli e gridando lo slogan “Marino resisti”. La chiamata alle armi per il sit-in è arrivata tramite Facebook (dove comunque il sindaco conta tuttora su parecchi apprezzamenti): «Basta con i like, movemose»... La difesa popolare dell'indifendibile Marino è cominciata nei giorni scorsi sul sito Change.org. Lì è partita l'immancabile petizione: «Ignazio Marino ritiri le sue dimissioni, per favore!» (che ieri ha raggiunto i 27mila sostenitori). Tragicomico il «per favore» rivolto a uno che per staccarlo dal Campidoglio ci è voluto lo Scollatutto, il noto solvente per la colla Attack. Nonostante le figuracce procurate a se stesso, ai romani e agli italiani tutti; nonostante le bugie clamorose; nonostante la chiara incapacità di governare e rimettere a nuovo una città Titanic come Roma, Marino ha ancora delle truppe su cui contare. Dopo la cieca di Sorrento, i ciechi di Marino. Le tesi sostenute dai non vedenti Marinos rispecchiano i teoremi del sindaco. Il primo è quello secondo cui egli avrebbe «combattuto i poteri forti». A questo proposito ricordiamo l'hollywoodiano funerale dei Casamonica svoltosi, guarda caso, quando Marino non c'era: un requiem condotto con vergogna d'esistere e timore di aggirarsi in città tipici del «potere forte» sconfitto... Il secondo teorema è quello secondo cui Marino, proprio per la sua lotta contro i suddetti poteri forti, sarebbe vittima di un complotto. Scrivono su Facebook gli organizzatori del sit-in: «Marino tante cose le ha sbagliate e tante non le ha capite, ma la politica di infangamento nei suoi confronti è ancora più grave». Capito? Voi assumete un incarico, fate più schifo che bene, ma non conta. Anzi, che le vostre azioni vi vengano contestate è «infangamento». Tra i Marinos ci sono anche vip. Sabrina Ferilli, per esempio, ha dichiarato al Fatto: «Se ci ripensasse, diverrei una sua fan, ballerei il tango per una notte intera. Perché Marino è quello che è, un uomo inadeguato, ma quegli altri sono iene a cui non frega nulla di Roma». Invece a lui è fregato molto della Capitale, l'abbiamo vista diventare Zurigo, in questi mesi... Intanto, in calce alla petizione pro sindaco - tra i messaggi complottisti e quelli che invitano alla resistenza - spicca il commento di tale signora Anna Maria Moscarelli, che scrive: «Ho chiesto di cancellarmi, non mi interessa e non mi piace Marino! Mi sono sbagliata nel firmare». Buonanotte... di Gemma Gaetani

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