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Assistenza di qualità, ricercae medicina dal volto umano

Maria Rita Montebelli
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Nato alla fine degli anni '90 per ridurre i costi dell'emigrazione sanitaria, il Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata si conferma oggi centro d'eccellenza per il trattamento di malattie reumatiche croniche come l'artrite reumatoide, le spondiloartriti, la malattia di Behçet e la sclerosi sistemica. I risultati dell'attività 2014 confermano la volontà di comunicare con trasparenza l'operato del Dipartimento e l'impegno per garantire un costante miglioramento dei servizi. Il Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata si conferma un centro all'avanguardia per diagnosi, cura e ricerca delle malattie reumatiche, affermandosi sempre più chiaramente come punto di riferimento regionale e nazionale. Con le sue tre strutture dislocate sul territorio regionale (Ospedale San Carlo di Potenza, Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e ambulatorio territoriale di Pescopagano) rappresenta un esempio di eccellenza dell'assistenza sanitaria di pazienti lucani ed extra-regione cui è data la possibilità di rivolgersi all'interno di una struttura pubblica, a fronte del pagamento del solo ticket, a specialisti assoluti nel campo reumatologico, con un curriculum scientifico di livello internazionale. Diretto dal Dott. Ignazio Olivieri, autorevole esponente della reumatologia come testimoniato anche dal suo ruolo di Presidente della Società Italiana di Reumatologia ricoperto dallo scorso anno, il Dipartimento si conferma esempio nazionale di buona sanità come emerge dai dati del Rapporto 2014 “La Reumatologia in Basilicata: report 2014 e obiettivi 2015”, presentato durante il consueto appuntamento annuale svoltosi oggi a Potenza, grazie al contributo incondizionato di Roche S.p.A.. Anche quest'anno il numero dei ricoveri ordinari è risultato di poco superiore ai 300 con una percentuale di provenienza extraregionale del 61% Le patologie per cui si procede con il ricovero sono principalmente le connettiviti (in particolare la Sclerosi Sistemica), le vasculiti e le artropatie infiammatorie croniche complicate. Sul fronte ambulatoriale, il Dipartimento nel 2014 ha erogato complessivamente 18.208 prestazioni di cui, ancora una volta, il 32% circa per pazienti extra-regione provenienti in larga misura dalle regioni limitrofe (Campania, Puglia e Calabria), ma anche da Sicilia, Abruzzo e Lazio ed in alcuni casi dalle regioni del nord Italia. Un risultato tanto più stupefacente se si considerano le difficoltà logistiche legate alla natura impervia e montuosa della Regione. “Da alcuni anni ormai il Dipartimento di Reumatologia redige e comunica il report annuale delle proprie attività. E' un atto che denota una forte volontà di trasparenza nell'informare i cittadini in merito alle modalità con le quali vengono investiti e utilizzati i soldi pubblici, ma anche il riflesso della nostra determinazione a migliorare continuamente i servizi al cittadino, definendo obiettivi e proponendo soluzioni – spiega il Direttore Generale del San Carlo, Rocco Maglietta – Lavoriamo con impegno per diventare il polo interregionale della sanità del Sud Italia; lo facciamo affiancando alla qualità professionale dei nostri specialisti, un'assistenza vicino al paziente e ai suoi bisogni. Un ulteriore motivo di prestigio e dimostrazione della nostra serietà – conclude Maglietta – è la conferma nell'anno 2014 della certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità secondo le direttive UNI EN ISO 9001:2008 per l'UOC di Reumatologia”. Lo spaccato dei dati 2014 delle singole strutture conferma il vantaggio della dislocazione territoriale per i cittadini con patologie reumatiche croniche che necessitano di essere seguiti nell'ambulatorio più vicino alla propria abitazione: cresce di circa il 25% l'attività dell'ambulatorio di Pescopagano con 290 visite contro le 230 del 2013, facendo sempre più in modo che le strutture di Matera e Potenza diventino riferimento per gli esami strumentali e/o i ricoveri. Non solo diagnosi, cura e trattamento: il Dipartimento è un esempio di eccellenza anche nel campo della ricerca, tanto da posizionarsi ai primi posti nella graduatoria nazionale. L'impegno quotidiano in questo campo ha permesso di ottenere la candidatura al riconoscimento ministeriale quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di tipo monospecialistico intraospedaliero. “Oltre a contribuire alla formazione di altri medici partecipando come relatori a numerosi convegni formativi di interesse locale, nazionale e internazionale, i medici del Dipartimento continuano a svolgere una intensa attività di ricerca, sempre senza sottrarre tempo ai pazienti, vale a dire al di fuori dell'orario lavorativo, e senza alcun incentivo economico o professionale – ha commentato il dott. Ignazio Olivieri – A spingerci è la convinzione non solo che il mantenimento di un elevato profilo scientifico migliori la nostra preparazione, ma anche che si rifletta sul miglioramento dell'assistenza e della qualità della vita dei pazienti, aspetti meritevoli di sacrifici personali. L'istituzionalizzazione, attraverso il riconoscimento di IRCCS, dell'ampia attività di ricerca svolta dai nostri medici rappresenterebbe un ulteriore motivo di visibilità e prestigio per il Dipartimento, ma soprattutto ci consentirebbe di usufruire di fondi ai quali al momento non abbiamo accesso per attrezzature e personale così da competere con colossi della Reumatologia europei, del Nord America e dei Paesi dell'Estremo Oriente”. L'impegno degli specialisti è stato ripagato da un aumento significativo dell‘Impact Factor (l'importanza delle riviste scientifiche nelle quali gli studi sono stati pubblicati, indirettamente indicativo della rilevanza che un dato studio ha per la comunità scientifica): nel 2014 sono stati 12 gli articoli scientifici pubblicati, pari a un IF di 64,297, punteggio quasi raddoppiato rispetto al 38,82 del 2013, anno in cui la produzione scientifica si era attestata a 10 articoli. Tra le pubblicazioni 2014 spicca un articolo sul trattamento dell'artrite psoriasica pubblicato su Nature Reviews Rheumatology, la principale rivista internazionale del settore. “Possiamo dirci sicuramente soddisfatti dei risultati positivi del 2014, in termini di ricerca, assistenza e, soprattutto, lavoro sul territorio, come testimoniato dalla crescente attività dell'ambulatorio di Pescopagano. A partire da questo, ci poniamo l'obiettivo di incrementare nei prossimi anni la diffusione sempre più capillare sul territorio regionale e migliorare i tempi di attesa che, nonostante gli sforzi, rimangono sostanzialmente stabili a causa dell'alta richiesta di prestazioni e all'impegno dei reumatologi in guardie interdivisionali – ha commentato il dott. Salvatore D'Angelo, Dirigente Medico U.O. Reumatologia AOR San Carlo – Per raggiungere questo obiettivo, puntiamo sul potenziamento o rimodulazione delle risorse umane, sulla possibilità di accrescere i consulti telefonici utili a valutare preliminarmente la necessità della visita specialistica e, fondamentale, sulla miglior collaborazione con i medici di medicina generale al fine di raggiungere una migliore appropriatezza prescrittiva.” (PIERLUIGI MONTEBELLI)  

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