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Ambiente: Lorenzin conferma a Greenpeace, su glifosato Italia voterà no

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Roma, 17 ott. (AdnKronos Salute) - L'Italia dirà no al glifosato, parola del ministro Lorenzin. La titolare della Salute, riferisce Greenpeace, ha infatti confermato questa mattina all'associazione ambientalista che il nostro Paese si opporrà al rinnovo dell'autorizzazione alla sostanza il prossimo 25 ottobre, quando i Paesi Ue saranno chiamati a votare. Lorenzin ha incontrato attivisti di Greenpeace che, in segno di protesta, questa mattina le hanno offerto un simbolico 'aperitivo al glifosato', aprendo uno striscione con la scritta "La salute non è in vendita, stop glifosato", di fronte al ministero. Durante il blitz degli ambientalisti altri due attivisti, vestiti con tuta protettiva, maschera antigas ed erogatore di pesticidi a spalla, hanno contemporaneamente simulato l'irrorazione con il glifosato dell'ingresso, del piazzale antistante il ministero della Salute e di alcuni alimenti esposti. Il glifosato è il diserbante più usato al mondo, in agricoltura, nel giardinaggio e per la manutenzione del verde, ma ora è sotto accusa per i possibili danni alla salute, per questo l'Unione europea sta valutando se metterlo al bando o continuare a permetterne l'utilizzo. Durante la manifestazione degli attivisti di Greenpeace, Lorenzin ha raggiunto il gruppo riferendo quindi che l'Italia dirà un secco no al rinnovo dell'autorizzazione all'erbicida. "Siamo molto soddisfatti, finalmente la posizione del Governo italiano è chiara e inequivocabile", scandisce Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. "Autorizzare per altri 10 anni una sostanza che sta già inquinando il nostro ambiente, ed è classificata come probabilmente cancerogena per l'uomo, sarebbe un gesto irresponsabile. Adesso - esorta Ferrario - tocca agli altri Paesi europei esprimersi con altrettanta fermezza per tutelare la salute e l'ambiente". Greenpeace ricorda che "dopo le rivelazioni che stanno emergendo grazie ai cosiddetti 'Monsanto Papers' e lo scandalo del 'copia-incolla' - ovvero parti del rapporto dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) che ha valutato i rischi dell'uso del glifosato sono stati copiati dalla richiesta di rinnovo dell'autorizzazione di Monsanto - nessuno può affermare con certezza che il glifosato è sicuro". L'associazione ecologista chiede perciò di "istruire un'inchiesta per verificare l'esistenza di eventuali indebite influenze da parte di Monsanto o di altri produttori di glifosato sulle valutazioni che collegano il glifosato con il cancro negli esseri umani".

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