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Psicologia: lo studio, basta una carezza per consolare chi si sente escluso

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Roma, 18 ott. (AdnKronos Salute) - Basta una carezza per lenire la sofferenza psicologica scaturita dall'esclusione sociale, una delle esperienze umane che mettono maggiormente alla prova un individuo. Lo dimostra una nuova ricerca dell'University College di Londra pubblicata sulla rivista 'Scientific Reports': finanziato dal Consiglio europeo della ricerca, il lavoro ha messo a confronto l'effetto di un tocco lento e affettuoso con quello di un tocco veloce e neutro, in un gruppo di 84 donne sane che sono state portate a credere di essere state escluse socialmente. Il tutto è avvenuto tramite un esperimento al computer: le partecipanti sono state invitate a giocare con un videogame per misurare le loro capacità di visualizzazione mentale, confrontandosi con altre coetanee. Che improvvisamente però le hanno escluse dal gioco. Le 'cavie' sono state poi bendate e sottoposte a un tocco lento o veloce sull'avambraccio sinistro. Le donne toccate con lentezza hanno visto ridurre (misurati da appositi questionari) i sentimenti di negatività ed esclusione sociale indotta dal gioco rispetto a coloro che hanno ricevuto un tocco veloce. "Mentre il nostro mondo sta diventando sempre più visivo e digitale, è facile dimenticare il potere del 'tocco' nei rapporti umani. Tuttavia, per la prima volta abbiamo dimostrato che una semplice carezza, lenta e dolce, anche di uno sconosciuto, può ridurre i sentimenti di esclusione dopo rifiuto sociale", spiega l'autore principale Mariana von Mohr. Il team afferma che ora saranno necessarie ulteriori ricerche per chiarire i meccanismi neurofisiologici coinvolti nel fenomeno e le possibili applicazioni dei risultati degli studi.

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