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Smog: Enea, toglie 10 mesi di vita in media ad ogni italiano

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Roma, 20 ott. (AdnKronos Salute) - L'inquinamento atmosferico accorcia in media di 10 mesi la vita di ogni italiano: 14 mesi per chi vive al Nord, 6,6 per chi vive al centro e 5,7 per i cittadini di Sud e isole. "Ma i valori di mortalità più elevati al settentrione vanno letti alla luce della maggiore disponibilità di dati rispetto al resto d'Italia", precisa Carmela Marino, responsabile della divisione Enea Tecnologie e Metodologie per la salvaguardia della salute dell'uomo. I dati sono il risultato degli studi condotti dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ha realizzato una mappa degli effetti dello smog sulla salute: la prima banca dati italiana in grado di fornire informazioni sulla mortalità per età, sesso e patologia anche a livello di singolo Comune. Un vero e proprio 'motore di ricerca' che, interrogato, permette di analizzare il territorio italiano in base alla mortalità e di pianificare azioni di prevenzione e interventi strategici anti-inquinamento. La stretta relazione tra inquinamento atmosferico e rischi per la salute risulta evidente anche in un primo studio epidemiologico condotto da Enea, Ispra e Istituto superiore di sanità, che ha dimostrato l'associazione fra l'esposizione cronica alle polveri del particolato Pm10 e del Pm2,5 - classificati come cancerogeni dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro - e la mortalità per tumore del polmone nelle donne, un ambito finora ancora poco studiato. "I risultati - evidenzia Marino - mostrano che la percentuale di decessi attribuibili all'esposizione a Pm10 per livelli superiori alla Linea guida dell'Organizzazione mondiale della sanità (20μg/m3) si assesta al 13,2%. Mantenendo quindi i livelli delle polveri sottili al di sotto di questa soglia, su una popolazione di oltre 8 milioni di donne residenti nei 64 Comuni studiati, è stata calcolata una riduzione complessiva di quasi 300 decessi l'anno per tumore polmonare". L'inquinamento atmosferico - ricorda l'Enea - è il fattore ambientale di maggiore rischio per la salute umana, responsabile di circa 7 milioni di decessi nel mondo secondo l'Oms, pari al 12% del totale delle morti premature. Nel nostro Paese lo smog provoca ogni anno circa 85 mila morti premature, il numero più alto di decessi in Europa, con un danno economico complessivo di 97 miliardi di dollari, pari a una perdita di ricchezza nazionale del 4,7% di Pil (fonte Oms).

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