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“Più di 100 mila i pazienti curatiadesso proseguiamo il cammino”

A 8 mesi dalla ridefinizione da parte dell'agenzia italiana del farmaco (Aifa) dei criteri di accesso alle terapie si fa il punto sullo stato d'avanzamento del ‘Piano di eradicazione' dell'epatite C

Maria Rita Montebelli
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A che punto è la lotta contro il virus dell'epatite C (Hcv) in Italia? A questa domanda hanno risposto il ministro della salute Beatrice Lorenzin, Mario Melazzini, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e Ivan Gardini, presidente dell'associazione di pazienti Epac, durante l'evento ‘Aifa ed Epac, una nuova alleanza per l'eradicazione del virus Hcv', tenutosi a Roma con il patrocinio di Aifa e del Ministero della Salute. Sono trascorsi 8 mesi dalla ridefinizione da parte di Aifa dei criteri di trattamento per la terapia dell'epatite C - momento cruciale nel ‘Piano di eradicazione' che ha portato ad un incremento del 25 per cento delle cure erogate – ed è necessario proseguire il cammino verso l'ambizioso obiettivo di 80 mila terapie all'anno. Dal varo del ‘Piano' del dicembre 2015 ad oggi i pazienti trattati con i nuovi farmaci sono stati 102.240, un risultato importante e positivo, cui tuttavia fanno da contrappunto problematicità che solo una profonda riorganizzazione amministrativa potrebbe eliminare, per esempio la mancanza di percorsi terapeutici per i detenuti e le persone in riabilitazione presso i Servizi per le tossicodipendenze (Sert), e la disomogeneità di accesso dovute alle singole politiche sanitarie regionali. “Abbiamo dedicato tutte le energie possibili alla vicenda epatite C perché siamo convinti che una visione della sostenibilità economica in chiave etica sia doverosa – ha dichiarato Melazzini - Il nostro Servizio sanitario nazionale si è distinto per la sua capacità inclusiva: basti pensare che al 20 novembre 2017, cioè pochi giorni fa, i pazienti avviati ad almeno un trattamento contro il virus dell'Epatite cronica C risultavano già essere 102.240, ovvero circa il 40 per cento dei 240 mila pazienti che il piano del ministro Lorenzin intende complessivamente trattare nel triennio. La ricerca però, per definizione, non si accontenta mai: oggi sono 8 le terapie disponibili, totalmente rimborsabili grazie ai 500 milioni del ‘Fondo farmaci innovativi' istituito dal ministero della salute. Questi risultati ci dimostrano che, nell'ottica di una collaborazione sincera ed efficace, se ci impegniamo tutti per raggiungere un obiettivo, anche estremamente ambizioso come sembrava questo, i benefici sulla vita dei pazienti sono tangibili”.  “Negli ultimi anni, il virus dell'Hcv è stato una delle priorità del ministero della salute, ed il ministro Lorenzin ha dimostrato nei fatti di voler raggiungere un obiettivo molto ambizioso, l'eliminazione della patologia attraverso l'offerta dei nuovi farmaci a tutti i pazienti, nessun escluso. Tengo a sottolineare come l'Aifa abbia svolto un ruolo cruciale, negoziando prezzi di acquisto dei farmaci più che sostenibili e annunciando, circa 8 mesi fa, obiettivi molto precisi per eliminare l'epatite C in Italia nei prossimi 3 anni – ha proseguito Gardini - Epac onlus, che da sempre svolge attività di monitoraggio e talvolta intermediazione tra pazienti e istituzioni, ha avvertito la necessità di un dialogo diretto con i soggetti coinvolti in questo ambizioso progetto. Per questo ha chiesto all'Aifa di poter organizzare un evento nazionale con una modalità innovativa e partecipativa, ovvero in diretta streaming. Il fatto che la proposta sia stata accettata è un segnale di apertura importante nel rapporto tra istituzioni e cittadini, medici e pazienti e mi auguro sia solo il primo di una lunga serie”. L'evento è stato infatti trasmesso sulle pagine Facebook e sui siti di Aifa e di Epac onlus e ha dato la possibilità a pazienti e non solo di inviare domande in diretta streaming e di ricevere contestualmente le risposte dei relatori. (MATILDE SCUDERI)

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