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Influenza: più di 2 milioni a letto“ma il picco deve ancora arrivare”

Gli esperti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) avvisano che l'epidemia influenzale non è ancora giunta al termine. I consigli per difendersi e i farmaci da usare

Maria Rita Montebelli
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Oltre 2 milioni di italiani sono stati interessati ad oggi dall'epidemia d'influenza stagionale, le regioni maggiormente interessate sono Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Calabria. Sono soprattutto i bambini ad essere più colpiti. Ma il ‘picco' della malattia, purtroppo, deve ancora arrivare. Ad affermarlo sono gli specialisti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). “Il picco quest'anno evidenziato dalla metà di gennaio è in linea con le previsioni - rileva il professor Massimo Galli, presidente della Simit-  lo scorso anno il picco fu registrato nel mese di dicembre, proprio sotto le festività natalizie. Il fatto che vengano colpiti i bambini suggerisce che i ceppi implicati quest'anno trovino nella popolazione infantile un particolare contesto di suscettibilità. Tuttavia - conclude Galli - sulla base dei risultati virologici, sarà possibile evidenziare se vi dovesse essere una ripresa dei casi dovuti al virus H1n1 come all'inizio dell'epidemia del 2009”. Nell'ultima settimana del 2017 si è assistito a un brusco aumento del numero di casi - circa 673 mila - in tutte le classi di età. A quanto riporta il costante monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità (Iss), il livello di incidenza in Italia è pari a 11,11 casi per mille assistiti. La fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si osserva un'incidenza pari a circa 29,2 casi per mille assistiti e quella tra 5 e 14 anni pari a 19,0. Un brusco aumento anche negli anziani in cui l'incidenza è pari a 6,3 casi per mille assistiti. In tutte le regioni italiane il livello di incidenza è pari o superiore a dieci casi per mille assistiti tranne in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Bolzano e Val d'Aosta in cui si mantiene a circa quattro casi per mille assistiti. “È essenziale rimanere a riposo e al caldo, bere bevande calde, usare antiinfiammatori e antipiretici. Come abbiamo potuto sottolineare anche nella campagna di sensibilizzazione promossa dalla Simit con il patrocinio del ministero della salute sulle reti tv e radio, social e web della Rai grazie al segretariato sociale fino a poco prima di Natale, è da auspicare un uso consapevole degli antibiotici, solo nei casi di complicanze batteriche. In genere vanno evitati gli antibiotici, poiché si tratta di una forma virale che può essere curata con terapia sintomatica - dichiara il professor Claudio Mastroianni, Segretario Simit e direttore della unità operativa complessa policlinico Umberto I – malattie infettive, università 'La Sapienza' Roma - prevediamo nelle prossime settimane, intorno a metà gennaio, un ulteriore aumento di casi, ma la rete infettivologica è pronta assieme a Iss-Simit e specialisti su tutto il territorio. È ancora consigliato l'uso del vaccino anti-influenzale, la principale arma a nostra disposizione contro l'influenza. E ricordiamolo - conclude Mastroianni -  non si tratta di una malattia banale, soprattutto quando colpisce persone a rischio, come anziani, soggetti immunodepressi, bambini e donne in gravidanza”. L'influenza non si esaurirà prima di fine febbraio. A marzo e aprile, invece, potrebbero giungere da noi altre forme virali respiratorie che possono causare sindromi simil-influenzali. A rischio saranno ancora gli anziani, con co-morbidità che possono andare incontro a complicanze polmonari e cardiache. È importante che questi pazienti vengano costantemente monitorati dal medico di medicina generale. Non è consigliato il ricovero se non in presenza di complicanze particolari. (MATILDE SCUDERI)

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