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Salute della mamma: ad aprile il primo festival della maternità

L'associazione Kairos Donna presenta la tre giorni per informare e andare oltre i luoghi comuni sull'essere madre e lancia l'hasthag #lamiamaternità che invita a raccontare e condividere esperienze personali

Maria Rita Montebelli
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Dal 10 al 15 per cento delle neomamme in Italia soffre di depressione post partum nei primi tre mesi dalla nascita del figlio, percentuale che corrisponde a circa 50-100 mila donne l'anno. Meno della metà delle donne colpite da tale disturbo chiede aiuto e sostegno. Una questione di salute pubblica di notevole importanza, se si considerano la sofferenza soggettiva della donna e dei suoi familiari, nonché le limitazioni e i costi diretti e indiretti dovuti alla compromissione del funzionamento personale, sociale e lavorativo della donna. Dalla lettura di questi dati, discussi e commentati nei giorni scorsi al Ministero della Salute a Roma, l'associazione Kairos Donna ha presentato la prima edizione del ‘Festival della Maternità' e dato il via alla campagna social #lamiamaternità, l'hashtag che invita mamme e famiglie a raccontare e condividere, sul web, le proprie personali esperienze di maternità. L'evento di sensibilizzazione e informazione rivolto a famiglie, specialisti e operatori della perinatalità, in programma dal 13 al 15 aprile a Padova, vuole accendere i riflettori su aspetti della maternità a volte nascosti, idealizzati o stigmatizzati a livello sociale come la depressione post partum e combattere la disinformazione e tutti i quei luoghi comuni legati all'essere mamma. Da qui la scelta di Kairos Donna, associazione di medici psichiatri, psicologi e professionisti operanti nel campo della perinatalità di promuovere una formazione continua e aggiornata, e fornire consulenza e progetti per aiutare le donne nelle fasi critiche della vita come quella della maternità e di affrontare temi considerati a volte un tabù in una cornice allargata come quella di un festival diffuso nel centro storico di Padova. “La depressione post partum è un problema di salute pubblica di notevole importanza, ma spesso sminuita o sottovalutata dalle donne, dalle famiglie e dalla società tutta – spiega Rossana Riolo, presidentessa di Kairos Donna – Nell'immaginario comune si dà, infatti, per scontato che una neomamma debba essere o sia felice in ogni istante: si tratta di un falso mito. Come associazione crediamo che una giusta attività di formazione e informazione attraverso una campagna di sensibilizzazione al tema sia fondamentale per combattere lo stigma ma anche per intercettare precocemente eventuali condizioni di disagio e fornire gli strumenti conoscitivi per gestirle. Bisogna intervenire affinché, insieme al miglioramento dell'assistenza sanitaria, si rafforzi la rete degli interventi sociali per le neo-mamme e famiglie”. La prima edizione del Festival della Maternità intende, attraverso momenti di incontro, formazione, informazione e eventi diffusi in città, fornire strumenti utili a comprendere come vivere la maternità e tutelare la salute e il benessere psico-fisico della mamma, del bambino e della famiglia nel periodo che va dalla gravidanza fino ai primi due anni di vita dei piccoli, ovvero ‘i primi 1000 giorni'. A questo proposito Kairos Donna ha lanciato, contestualmente al Festival, la campagna social #lamiamaternità, un momento di condivisione, riflessione e racconto delle esperienze personali, dei reali vissuti di donna legati alla maternità. Utilizzando l'hashtag dedicato e citando @festmaternita o @kairosdonna, l'associazione invita le donne e le mamme a parlare dei momenti meno felici e di quelli più gioiosi, a esternare le paure, le vicissitudini, i desideri e tutte le sensazioni connesse all'essere madri con l'obiettivo di aprire il confronto su questioni delicate spesso tenute celate. “Fil rouge della prima edizione del Festival è rappresentato dal tema ‘i primi mille giorni', il periodo che va dalla gravidanza ai primi due anni di vita del figlio – prosegue la dottoressa Riolo – fondamentale per lo sviluppo mentale del bambino. Basti pensare che dal concepimento comincia un dialogo tra madre e embrione fatto di messaggi ormonali. A livello psicologico il feto marca con la sua presenza la psiche materna e risente delle emozioni della gestante tanto da restarne a sua volta marcato. La depressione puerperale interferisce anche con le abilità della donna nell'instaurare un interscambio di comportamenti e di emozioni con il suo bambino, il 67 per cento delle madri depresse riferisce, infatti, difficoltà di interazione e attaccamento con il figlio”. Nei tre giorni del ‘Festival della Maternità' si incontreranno a Padova oltre 300 specialisti del settore perinatale, e si alterneranno 2 spettacoli, proiezione di un film e una video inchiesta, 15 laboratori per grandi e piccini, 12 incontri pubblici con esperti, 4 presentazioni di libri, 4 tavole rotonde e 10 workshop alcuni dei quali presentati dalle oltre 20 Associazioni ospiti del Net-Work Ass.ieme, si terrà il convegno nazionale di psicopatologia perinatale ed il concorso letterario e di arti visive ‘Chiaroscuri del materno'. Gli eventi saranno diffusi nei luoghi più suggestivi della città patavina. (EUGENIA SERMONTI)

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