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‘40 anni di Ssn, Diritti al Futuro'Incontri della Fondazione Roche

A Roma il primo di 3 incontri promossi dalla Fondazione Roche a 40 anni dall'istituzione del Ssn per ricordare la conquista di un servizio sanitario pubblico, equo ed universalistico

Maria Rita Montebelli
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Primo incontro di ‘40 anni di Ssn – Diritti al Futuro', un'iniziativa promossa dalla Fondazione Roche, che ha deciso di dedicare, per il quarantennale dall'approvazione della Legge 833 del 1978, tre incontri di dibattito pubblico, ognuno dei quali declinato su uno dei principi fondanti la Legge di riforma: universalismo, uguaglianza ed equità, principi che ci si chiede se siano ancora validi nella presente stagione di incertezza politica e di crescenti problematiche di sostenibilità. Nella prima serata, in piazza di S. Chiara, si è aperto il sipario su un viaggio nella storia e nell'attualità di una legge che può essere considerata una delle più importanti conquiste sociali della Repubblica italiana, con un focus sul principio dell'universalismo, inteso come riconoscimento di una tutela complessiva della salute del cittadino e di garanzia di accesso alle cure sanitarie, indipendentemente dalle sue capacità economiche. “Le persone nate a cavallo degli anni ‘80 hanno vissuto il Servizio sanitario nazionale come una situazione di fatto, un diritto acquisito – spiega la presidente della Fondazione Roche, professoressa Mariapia Garavaglia - senza avere una reale consapevolezza del grande traguardo di civiltà di una legge che già 40 anni fa offriva una rilettura lungimirante del concetto stesso di salute, interpretato ed applicato non più come bene individuale, quanto piuttosto come risorsa della collettività.  E' stato difficile inizialmente far comprendere all'opinione pubblica la reale portata della riforma, ed in seguito sono stati necessari interventi legislativi di riordino della materia, ma dallo sforzo del legislatore è derivato uno dei servizi sanitari migliori al mondo, ancora oggi tale”. A moderare la serata la giornalista televisiva Rai Daniela Vergara, insieme alla quale sono saliti sul palco l'editorialista del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo e Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. “Il progetto – ha sottolineato il direttore generale della Fondazione Roche, avvocato Fausto Massimino – nasce dalla volontà della Fondazione di offrire dei momenti di dialogo e di confronto tra esponenti del mondo sanitario, del giornalismo e memorie storiche del decennio di conquiste sociali a cavallo tra il ‘68 e la fine degli anni ‘70, al fine di sensibilizzare e aumentare la consapevolezza della società verso la conquista di un servizio sanitario pubblico, equo ed universalistico. Questo primo incontro non voleva essere semplicemente una commemorazione storica di quello che è stato, quanto più un commento ad una legge attuale, sulla quale abbiamo avuto modo di ragionare, partendo dalla sua genesi e arrivando ai giorni nostri, con un occhio sempre rivolto alle sfide che ci attendono in futuro”. (EUGENIA SERMONTI)

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