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Malessere da cambio di stagione colpiti più di 35 milioni di italiani

Grazie ad un'indagine realizzata dall'Osservatorio Doxa – Aidepi ‘Io comincio bene' è stata scattata una fotografia degli italiani durante il cambio di stagione, con un focus sulla prima colazione

Maria Rita Montebelli
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Certo, la colazione mattutina è un pasto fondamentale per recuperare energie, come sottolineano gli esperti. Non solo numeri ma anche tutti i consigli del nutrizionista e medico dello sport professor Michelangelo Giampietro per contrastare anche a tavola i malesseri più diffusi in un approfondimento on line su www.iocominciobene.it. Difficoltà ad alzarsi al mattino, spossatezza, disturbi legati al sonno, ansia o malumore: queste alcune manifestazioni della cosiddetta ‘sindrome' da cambio di stagione. Malesseri molto diffusi, che colpiscono tutti (o quasi) gli italiani: all'86 per cento - 35 milioni di persone tra i 18 e i 70 anni – capita infatti di soffrire dal punto di vista fisico o psicologico, per il cambio di stagione. Con un 32 per cento che dichiara di risentirne sempre o quasi. La categoria più colpita? Le donne tra 35 e i 54 anni dove la percentuale di chi ne risente supera il 90 per cento. Sentirsi con le pile scariche con l'aumento delle ore di luce e della temperatura è una condizione molto comune e sono diverse le strategie messe in atto per superare questo delicato periodo, come dedicare maggiore attenzione al primo pasto della giornata. Per 9 italiani su 10 consumare sempre la prima colazione aiuta infatti ad avere maggiore energia per il resto della giornata, anche se resiste un 6 per cento che, proprio in questo momento dell'anno, tende a saltarla. Questi alcuni dati emersi dall'indagine ‘Cambio di stagione e colazione' realizzata dall'Osservatorio Doxa-Aidepi ‘Io comincio bene' su un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana di 1000 persone. La campagna, voluta e sostenuta dall'Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane (Aidepi), da diversi anni promuove il valore della prima colazione e vive sul blog www.iocominciobene.it e sulla pagina Facebook dedicata. Stanchezza, spossatezza, insonnia: ecco i sintomi. Vediamo adesso, nel dettaglio, quali sono le manifestazioni più diffuse. Il 64 per cento degli italiani tende ad avvertire un maggiore senso di stanchezza e spossatezza (52 per cento). Molto comuni anche i disturbi legati al sonno, tanto che il 38 per cento degli intervistati ha problemi di insonnia. I più giovani (under 24) tendono a soffrire di più di irritabilità (40 per cento) e malumore (37 per cento) rispetto al resto degli italiani (accusano questi sintomi, rispettivamente il 30 per cento e il 32 per cento del campione). E se l'ansia è un sentimento che provano con maggior frequenza il 21 per cento degli italiani in questo periodo, la percentuale sale al 25 per cento per le donne, soprattutto nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni (29 per cento). Le strategie per combattere il cambio di stagione. In che modo si affronta il cambio di stagione? Il 43 per cento degli intervistati cerca di trascorrere più tempo all'aria aperta o di concedersi dei momenti di relax. Per 1 su 3 è importante prestare attenzione all'alimentazione e, in particolare, alla prima colazione. C'è anche un 37 per cento che cerca di ‘pensare positivo' e concentrarsi sugli aspetti positivi del cambio di stagione, e per il 28 per cento può essere utile dedicare del tempo all'attività sportiva. “L'ingresso dell'ora legale o i bruschi cambi di temperatura – commenta Michelangelo Giampietro – rappresentano uno shock per il nostro organismo, che deve adattarsi e trovare antidoti per affrontare questi momenti. Per recuperare è importante riposare e alimentarsi correttamente, prestando attenzione alla ripartizione dei pasti nel corso della giornata ed evitando periodi troppo lunghi di digiuno. Per questo al mattino non dobbiamo trascurate la prima colazione: è necessario avere il carburante giusto per affrontare la giornata. Un buon modello prevede alimenti solidi ricchi di carboidrati (semplici e complessi), latte o yogurt (o altre bevande, come tè, infusi o centrifughe) e frutta di stagione. Anche stare all'aperto aiuta un buono stato di salute: il nostro organismo ‘attiva' la vitamina D attraverso l'esposizione alla luce solare, ma attenzione ad evitare condizioni estreme, come temperature troppo calde o fredde”. Maggiore attenzione alla colazione. I nutrizionisti lo ripetono da anni: la prima colazione è un pasto a cui prestare la dovuta attenzione. E la maggior parte degli italiani sembra averlo capito tanto che, al cambio di stagione, il 35 per cento tende a dedicare maggiore cura e il 94 per cento ritiene che la colazione aiuti ad avere maggiore energia per il resto della giornata. Ma cambia il menu? Per il 27 per cento non ci sono variazioni, il 32 per cento cerca di bere di più e il 26 per cento di inserire anche un frutto, a differenza del resto dell'anno.  Ma c'è un 6 per cento di italiani che in questo periodo tende a saltarla perché più svogliato e distratto: dato che sale all'11 per cento per i più giovani (under 24) e al 10 per cento per la fascia 25-34 anni. Decisamente un errore: “La prima colazione – ribadisce l'esperto – deve essere considerata un vero pasto, da consumare con calma. Deve essere completa di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali), leggera e digeribile. Deve coprire, a livello di energia il 20-25 per cento, delle calorie complessive giornaliere. Se al mattino si è inappetenti si può tamponare con un caffè e due biscotti, per poi consumare qualcos'altro appena arrivati a scuola o sul luogo di lavoro oppure lungo il percorso”. Carboidrati per partire con l'umore e l'energia giusta. Importante che la prima colazione sia prevalentemente a base di carboidrati, anche se il 37 per cento degli italiani non ne è consapevole e il 57 per cento ritiene, a torto, che sia da prediligere una colazione prevalentemente proteica. “I carboidrati – spiega il nutrizionista – oltre a rifornire l'organismo dell'energia necessaria ad affrontare gli impegni della giornata, contribuiscono anche alla sensazione di benessere e influiscono positivamente sull'umore, perché concorrono alla produzione di serotonina”. Via libera dunque ai prodotti da forno: dal pane ai biscotti, dalle classiche merendine ai dolci fatti in casa, da scegliere tra quelli a basso contenuto di grassi, dalle fette biscottate, da accompagnare, alternando, con un velo di marmellata, miele o crema spalmabile alle nocciole e al cacao, ai cereali da prima colazione o al muesli. Latte: favorisce il benessere diurno e agevola il riposo notturno. La prima colazione deve garantire anche un buon apporto di liquidi, per reidratare l'organismo dopo il digiuno notturno: “bene il latte, tipico della nostra tradizione al mattino, non solo perché garantisce un buon apporto di carboidrati, proteine e minerali, ma anche per il suo contenuto di triptofano, l'aminoacido precursore della serotonina, che favorisce il senso di appagamento e benessere, tanto da essere consigliabile anche per facilitare l'addormentamento serale”. Nonostante le sue qualità positive, resistono alcuni pregiudizi nei confronti di questo alimento, tanto che il 54 per cento degli italiani ritiene (sbagliando) che sarebbe meglio evitarlo per non appesantirsi. Bene anche il caffè, per dare una sferzata di energia, grazie all'effetto eccitante dato dalla caffeina. Dolci, antidoto al malumore per 6 italiani su 10. Il 58 per cento degli italiani ritiene utile gratificarsi con un dolce in più a colazione in questo periodo dell'anno e per l'80 per cento il cioccolato è un'arma formidabile per contrastare il malumore. Con il benestare dell'esperto: “è importante che la colazione – spiega Michelangelo Giampietro - sia un momento piacevole e gratificante: i carboidrati, come abbiamo visto, stimolano la sintesi di serotonina, l'ormone del buonumore. È il pasto della giornata in cui si può fare uno strappo alla regola della ‘varietà'. Se infatti, come regola generale, è indispensabile scegliere un'alimentazione che sia il più possibile varia, a colazione, se si è particolarmente affezionati ad alcuni alimenti, purché si mangi qualcosa al risveglio, è possibile trasgredire concedendosi di consumare sempre quelli maggiormente graditi”. (EUGENIA SERMONTI)

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