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Rapporto AIFa 2017sull'uso dei farmaci

È stato presentato in AIFa il Rapporto Nazionale sull'uso dei Farmaci, una 'foto' dell'assistenza farmaceutica in Italia: un incremento rispetto al 2016 pari al 4,3 per cento per i consumi e all'1,2 per cento per la spesa

Maria Rita Montebelli
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“È importante sottolineare il ruolo del Servizio sanitario nazionale - ha dichiarato il direttore generale AIFa Mario Melazzini presentando i dati relativi all'anno 2017 - che ha rimborsato il 75 per cento della spesa farmaceutica. In particolare, la spesa territoriale a carico del Ssn è pari a 12.909 milioni di euro ed è in diminuzione rispetto all'anno precedente (-6,5 per cento), così come si è ridotta quella per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche (-0,7 per cento), pari a 12,1 miliardi di euro”. “Dal punto di vista dei consumi - ha proseguito il DG AIFa - i dati mostrano che ogni italiano ha assunto in media 1,7 dosi di farmaco al giorno. Tra le Regioni, Emilia Romagna (317,6 DDD 1000 ab die) e Lombardia (98,2 DDD 1000 ab die) hanno registrato rispettivamente i livelli più alti e più bassi di consumo, mentre i valori di spesa più elevati sono stati riscontrati in Sardegna (239,64 euro pro capite), Puglia (227,13 euro pro capite), Campania (223,34 euro pro capite) e quelli più bassi invece in Valle d'Aosta (139,40 euro pro capite), nella Provincia Autonoma di Trento (154,94 euro pro capite) e in Lombardia (165,79 euro pro capite)”.  “I medicinali per il sistema cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata dagli italiani, seguiti dai farmaci dell'apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci per il Sistema nervoso centrale e da quelli per l'apparato respiratorio - ha sottolineato Mario Melazzini - In termini di impatto sulla spesa farmaceutica pubblica, i farmaci antineoplastici e immunomodulatori sono al primo posto (5.064 milioni di euro), seguiti dai farmaci dell'apparato cardiovascolare (3.548 milioni di euro). Significativi anche i dati sui medicinali a brevetto scaduto, che rappresentano il 79,4 per cento delle dosi di farmaci consumate ogni giorno e il 59 per cento della spesa convenzionata, e quelli sull'aumento dell'utilizzo dei biosimilari, soprattutto delle epoetine (+65,1 per cento rispetto al 2016) e della somatropina (+101, per cento), con effetti positivi sulla spesa”. (FABRIZIA MASELLI)

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