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Vi piace l'aroma della birra? E' tutto merito dei moscerini

Gian Marco Crevatin
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Siete amanti della birra e del suo gradevole aroma fruttato? Beh, sappiate che è tutto merito dei moscerini. Infatti "due specie apparentemente così lontane, il lievito e il moscerino della frutta, hanno sviluppato una complessa simbiosi basata sugli odori: i moscerini si nutrono di lievito e il lievito trae vantaggio dagli spostamenti dei moscerini". A dirlo è un recente studio pubblicato sulla rivista Cell Reports, a scoprirlo, invece, un gruppo di ricerca guidato dal genetista Kevin Verstrepen, dell'Università belga di Lovanio. La scoperta - Ancora studente, Verstrepen aveva lavorato sul ruolo del Saccharomyces cerevisiae nella fermentazione di birra e vino. Scoprì già all'epoca che il lievito è in grado di produrre delle molecole che ricordano l'aroma della frutta matura: un particolare gene chiamato ATF1. Poi come in tutte le grandi scoperte, fu l'involontario incidente di laboratorio a risolvere l'arcano: "Una volta, rientrando in laboratorio dopo il weekend trovai una beuta con una coltura di lievito particolarmente odorosa, infestata dai moscerini che erano scappati dal vicino laboratorio di genetica, mentre un'altra beuta contenente un lievito privato del gene per la produzione dell'aroma non conteneva alcun moscerino". Il cervello del moscerino reagirebbe in modo diverso alla vista del lievito a seconda che sia presente o assente il sopracitato gene ATF1. "Anche se c'è ancora tanto da imparare sul mutualismo tra microbi e insetti - dirà ancora Verstrepen - parte di quello che abbiamo scoperto  potrà avere importanti implicazioni sia in agricoltura che in medicina: non dimentichiamo che gli insetti possono trasportare microbi pericolosi per la salute".

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