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Ipnosi, il ritorno: le tecniche e gli obiettivi delle sedute di trance

michele deroma
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Nata nel 1700 e portata sull'altare della psicologia da Sigmund Freud, in questi ultimi tempi sta riacquistando valore, negli studi degli psicoterapeuti, la tecnica dell'ipnosi. Come scrive il Corriere della Sera, l'ipnosi non è mai stata accantonata, nonostante sia stata rinnegata da Freud: "Ma poi continuò ad usarla, negandolo per ragioni di marketing", afferma Felice Perussia, docente di Psicotecniche all'università di Torino. Come scriveva Milton Erickson agli inizi del Novecento, "nello stato di trance puoi lasciare che la tua mente inconscia passi in rassegna il vasto deposito di cose che hai appreso nel corso della tua vita: molte cose imparate senza saperlo, molte conoscenze che non ritenevi importanti a livello conscio, sono scivolate nell'inconscio". E l'obiettivo odierno dell'ipnosi è molto vicino a questo: lavorare sulle proprie parti migliori. Lo psicoterapeuta Giuseppe Vercelli dice che l'ipnosi "è uno stato di coscienza amplificato". La tecnica - Lo stesso psicoterapeuta porta l'esempio delle Olimpiadi di Pechino, a cui Vercelli ha partecipato come psicologo del Coni. "Un atleta può amplificare qualsiasi cosa sappia fare bene: i canoisti italiani temevano di perdere resistenza. In trance abbiamo trasformato la fatica in energia supplementare. E' lo stimolo fisico a tirarla fuori. Alcuni secondi. Quelli che servono: in trance si riporta il focus su di sé. Nel lavoro con l'ipnotista si scelgono impercettibili gesti rituali, si sviluppano in studio, e si attivano quando si vuole". Felice Perussia esprime più direttamente lo stesso concetto: "L'ipnotista è un allenatore che accompagna ad attingere alle proprie capacità: l'ipnosi è metrica". Le applicazioni - Un ritmo monotonale che induce dalla veglia alla trance, con parole chiave che si ripetono con una certa ridondanza: per esempio, un "Sei calma e tranquilla... Percepisci ogni sensazione ed emozione". In quei momenti, il respiro diventa punto di concentrazione, finché prosegue l'induzione alla trance, e prendono corpo le immagini mentali del paziente. Quello dell'ipnosi è un lungo viaggio interiore: i test della trance sono il tempo e l'allucinazione, mentre la credibilità scientifica è arrivata con le tecniche di neuroimaging che rilevano e misurano il funzionamento anatomico e fisiologico dell'inconscio. Le applicazioni sono diverse: si può scegliere l'ipnosi per affrontare fobie o lutti, per recuperare sonno (pochi minuti di trance valgono ore di sonno) o per un obiettivo di crescita personale.    

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