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Uno studio rivela: il ritorno dopo le vacanze genera ansia e preoccupazione

Federica Scano
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Dopo le vacanze tornare a casa è sempre un trauma. Le giornate passate sotto il sole in totale relax sono purtroppo finite e sembrano sempre che siano durate troppo poco. La voglia di ritornare al noioso viavai invernale tra il traffico e lo smog delle città, manca proprio. Lo ha dimostrato uno studio effettuato da In a bottle (inabottle.it) che ha raccolto le opinioni di circa 1000 italiani di entrambi i sessi, attraverso il monitoraggio dei social network, forum e community digitali. Il risultato è stato che per un italiano su 2, il ritorno dalle ferie è caratterizzato dalla preoccupazione e dall'ansia del rientro in ufficio. Circa 6 italiani su 10 evitano di pensare alla solita routine casa-lavoro che li aspetta e di scacciare i timori del posto di lavoro (57%), lo stress della vita da pendolare (42%) oppure la sveglia al mattino (27%). I rimedi? Gli esperti sono chiari a riguardo: corretta idratazione, sana alimentazione e giusto approccio psicofisico sono le armi in più per affrontare al meglio il ritorno in città. Le statistiche della tragedia - Ricapitolando l'approccio al ritorno in città avviene per un italiano su 2 all'insegna dell'ansia (18%) e preoccupazione (31%), il 27% dice di soffrire addirittura di depressione se pensa al post vacanze. Tra i primi "disturbi" accusati al rientro dalle ferie, un italiano su 3 (34%) si scopre non ancora pronto psicologicamente e il 18% avverte quella svogliatezza e poca concentrazione tipica di chi si lascia alle spalle un periodo di pausa lavorativa e privo di impegni. Per Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, "Il 50% dei vacanzieri a soffrire di questa "sindrome da rientro". La sintomatologia comunemente può essere caratterizzata da senso di stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa, sensazione di stordimento, confusione, attivazione neurofisiologica con tachicardia, iper-sudorazione, dolori muscolari, oltre che sintomi a maggior connotazione affettiva come perdita di entusiasmo, irritabilità, rimuginio e chiusura relazionale". Le ferie fanno male - C'è poi un italiano su 3 (34%) che si sente fisicamente appesantito dopo le "licenze" estive, soprattutto legate all'alimentazione e alla nutrizione. "La vacanza spesso determina alcuni effetti nocivi sulla salute. Spesso è sinonimo di sregolatezza di orari, cambi dei ritmi sonno-veglia si tende ad eccedere con gli alcolici, altro fattore nocivo per l'integrità cellulare, e talvolta ci si lancia in sport estremi o di resistenza senza l'adeguato allenamento o preparazione alimentare", afferma Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo, specialista in Scienza della Nutrizione Umana all'Università La Sapienza di Roma. "Si rischia addirittura di ingrassare", ha aggiunto Piretta. Tutti coloro che durante le vacanze non hanno voluto o potuto mantenere le proprie abitudini alimentari quindi porteranno come souvenir qualche chilo di troppo dalle mete paradisiache che hanno visitato.

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