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Tumore alla prostata, due anni di vita in più: il farmaco che rivoluziona la ricerca

Andrea Tempestini
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Una cura che viene annunciata come rivoluzionaria contro il tumore alla prostata, una svolta scientifica che promette di garantire due anni di vita in più agli uomini con forme tumorali in stato avanzato. Un importante studio clinico internazionale ha infatti dimostrato che un nuovo farmaco, l'Apalutamide, ha più che raddoppiato gli orizzonti di sopravvivenza per i pazienti affetti da tumore alla prostata che non rispondevano alla terapia standard. Pubblicato nel New England Journal of Medicine, lo studio offre speranza ai pazienti che attualmente non hanno opzioni una volta che la terapia di deprivazione androgenica (ADT) fallisce. Leggi anche: Tumore alla prostata, attenzione a questo cibo... Nel dettaglio, gli scienziati del Massachusetts General Hospital e della University of California hanno arruolato nello studio più di 1.200 pazienti in 23 differenti paesi. Tutti gli uomini che hanno preso parte allo studio presentavano un carcinoma della prostata non metastatico che aveva smesso di rispondere all'ADT, ma con elevati livelli di antigene prostatico specifico,  livelli che indicavano che erano ad alto rischio di diffusione del cancro. I pazienti hanno ricevuto una dose giornaliera di Apalutamide o un placebo. I tumori della prostata peggiorano per via del testosterone, ma il nuovo farmaco blocca il recettore che permette che questo accada. I partecipanti affetti da tumore alla prostata ai quali è stato somministrato il farmaco hanno avuto una media di 40,5 mesi di sopravvivenza senza segni di progressione prima della formazione delle metastasi dei loro tumori, secondo lo studio. Al contrario, quelli che avuto un placebo hanno registrato una media di 16,2 mesi. L'assunzione di apalutamide ha anche ridotto altri segni di progressione della malattia, inclusi i sintomi come dolore osseo e morte per altre cause.

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