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Incidenti stradali, il colpo di sonno e il cosiddetto "effetto culla": da cosa è provocato

Matteo Legnani
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E' partito con questo primo fine settimana di luglio l'esodo estivo. In molti, ormai, hanno fatto delle "partenze intelligenti" un'abitudine virtuosa, non fosse che, viaggiando di notte, c'è un pericolo in più per chi sta alla guida: i colpi di sonno, che secondo l'Aci sono la causa di 7 incidenti su 100, pari, l'anno scorso, a 12.305 incidenti dovuti all'addormentamento mentre si guida. I morti collegati a quegli incidenti sono stati 250. Certo, la tarda ora o proprio la fatica della guida fanno tanto. Ma c'è un fattore da non sottovalutare ed è stato messo in luce dai ricercatori della Rmit University di Melbourne in Australia: il cosiddetto "effetto culla" che consiste nelle vibrazioni costanti dell'auto, che contribuiscono alla sonnolenza e alla deconcentrazione. La fascia oraria in cui il colpo di sonno miete più vittime? Tra le 4 e le 5 del mattino. Leggi anche: Stati Uniti, si addormenta al volante e uccide un uomo: il video agghiacciante / Guarda

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