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Matacena, la separazione dei coniugi per evitare confische: il sospetto dei pm

Andrea Tempestini
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Lei è Chiara Rizzo in Matacena, la donna che inguaia Claudio Scajola, la donna attorno alla quale gravitano le maggiori attenzioni nella vicenda che ha portato agli arresti di Sciaboletta. Moglie dell'ex parlamentare Pdl, Amedeo Matacena, di cui Scajola è accusato di aver favorito la latitanza, anche la Rizzo è stata raggiunto da un'ordine di custodia cautelare: dopo qualche giorno di latitanza, prima del rientro in Italia, è stata arrestata a Nizza nella mattinata di domenica 11 maggio. Matacena, da par suo, resta latitante a Dubai. La separazione - "Io in questa vicenda - si difende la Rizzo - ho solo fatto la moglie, non ho fatto niente di male e se invece l'ho fatto chiederò scusa e sono pronta a pagare". Ma intorno alla bellissima Chiara, una vera star a Montecarlo e nipote del potente socialista Turi Rizzo, si coagulano altri sospetti. Un mistero, in particolare: quello relativo alla separazione dal marito. La Rizzo è accusata di aver contribuito a schermare il patrimonio di Matacena, e dunque, parlando della separazione, per il pm il sospetto di "un'attribuzione fittizia di beni è legittimo": potrebbe trattarsi di una separazione di interesse per evitare le confische del patrimonio del marito. Gli inquirenti, negli atti, parlano di "apparente separazione coniugale dei Matacena". Nel dettaglio ci sarebbe una telefonata del 30 settembre 2013 tra la Rizzo e l'ex moglie del fratello di Matacena, Vanessa, che a un certo punto pare congratularsi con la Rizzo per la decisione di separarsi. Ma la Rizzo risponde: "Non si tratta di una separazione". Tradimenti? - Sullo sfondo, inoltre, i sospetti su una liaison tra Scajola (definito "totalmente asservito" alla Rizzo dai pm) e la moglie di Matacena. Un sospetto che però l'ex parlamentare del Pdl scaccia via: "Sono ancora innamorato di mia moglie - spiega da Dubai - e le chiedo perdono per aver abbandonato di colpo lei e i nostri figli. Ma non credo ai pettegolezzi, non credo alla liaison con Scajola, che è un amico". Nell'ordinanza, inoltre, si scopre che c'era scritto che l'ex ministro attendeva la candidatura al Parlamento europeo e la probabile rielezione per poter dare 15.500 euro alla Rizzo per l'affitto di un nuovo appartamento a Montecarlo.

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