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Sebastian Vettel: "Con questo cetriolo non si va da nessuna parte"

Andrea Tempestini
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Continuamente battuto dal giovane e irriverente compagno di squadra, Daniel Ricciardo, il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel sbotta. Già, perché i guai non stanno più soltanto nella macchina (molto migliorata rispetto agli esordi stagionali, ma non più la migliore del mondiale). I guai, domenica durante il Gp del Canada, sono arrivati anche dal muretto, che ha sbagliato strategia impedendogli di lottare per una vittoria che complici i problemi delle Mercedes è andata al suo compagno di squadra. Vettel, dunque, attacca la Red Bull: "Io mi scuso, ma una volta per tutte bisogna anche dire che con questo cetriolo sui rettilinei non si va da nessuna parte". E il "cetriolo", se non fosse sufficientemente chiaro, è proprio la sua monoposto, con cui ieri ha comunque chiuso sul terzo gradino del podio. La gara di Vettel, dopo una buona partenza, è stata compromessa dai lunghi giri trascorsi dietro la Force India di Nico Hulkenberg. "Mi sarei augurato qualche mossa strategicamente intelligente da parte della scuderia. Ma non è stato il caso - ha ribadito il pilota, che ha perso la sua posizione in favore di Ricciardo proprio per una scelta sbagliata sul rientro ai box -. Abbiamo regalato la vittoria - ha rincarato - perché non ci è venuto niente in mente". Infine il supercampione torna ancora sulla mancanza di cavalli della sua monoposto rispetto alle Mercedes, ma anche rispetto a Williams e Force India: "E' frustrante che manchi la potenza in giornate come queste, in cui la vittoria era a portata di mano. Io non sono qui per arrivare secondo o terzo".

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