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La Zanzara, Taormina querela Parenzo e Cruciani

Ignazio Stagno
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"Basta ora li querelo". L'avvocato Carlo Taormina ha deciso di trascinare in tribunale David Parenzo e Giuseppe Cruciani, i conduttori de La Zanzara su Radio24. La furia di Taormina si è scatenata dopo l'ultima puntata del programma radiofonico in cui era ospite, collegata telefonicamente, Vladimir Luxuria, che parlava dell'apertura annuale del Gay Village a Roma, di cui è art director. Al Village, dice l'ex parlamentare di Sel, saranno organizzate le olimpiadi gay con diversi giochi: oltre a quelli tradizionali, ci saranno anche tornei di tiro a freccette. Il bersaglio? I politici omofobi. Ci sarà certamente la sagoma di Vladimir Putin, così come quella di Carlo Giovanardi. E poi una terza, ma ancora non è stato deciso il personaggio politico a cui assegnarla, “in attesa dell'omofobo dell'ultima ora”, dice Luxuria. È qui che interviene Cruciani, con un suggerimento: “Bisogna mettere quella dell'avvocato Taormina”. Ma Luxuria prende tempo: “La sua è in stand-by”.   La querela in diretta - A questo punto Taormina sbotta su twitter: "Mi si dice che alla Zanzara di ieri sarei stato diffamato da Luxuria, Cruciani e Parenzo. I due conduttori li avevo perdonati, ora basta”. E, aggiunge: “Questi della Zanzara vogliono andare in tribunale. Non capiscono che non si possono vilipendere le persone assenti. La mia pazienza è finita”. Infine: “Dico con serietà a Cruciani e Parenzo che mi si riferisce che mettono in cattiva luce la mia professionalità di avvocato. Li diffido”. Cruciani prova a parare il colpo: "Caro avvocato, parlavamo con Luxuria del fatto che vogliono mettere una tua sagoma al gay Village per freccette. Nulla di più". Ma Taormina rincara la dose: "Avete passato il segno, farò l'inventario dei miei successi professionali. Li produrrò alla Procura di Roma con querela contro Cruciani e Parenzo e Zanzara. Diffamazione e danni". Rincara la dose - E poi: "Non ho altro da dire a Cruciani e Parenzo", taglia corto l'avvocato. Ma Cruciani prova ancora a mettere una toppa: "Professore, abbiamo parlato solo di questioni gay. Non della sua professione di avvocato". "Non è così, ma bene così", scrive criptico Taormina. Il conduttore radiofonico allora lo incalza: "Certo che è così ti faccio risentire tutto, non hai nemmeno ascoltato". 

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