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Ntv a rischio chiusura (poche ore dopo la "gufata" di Maurizio Gasparri)

Andrea Tempestini
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Bersaglio dopo bersaglio, Maurizio Gasparri, su Twitter, è arrivato anche a colpire - o meglio, gufare - Luca Cordero di Montezemolo, nel dettaglio la sua Ntv. L'azzurro cinguettava: "Italo treno ma che promozioni, presto chiuderete". E ancora: "Siete quasi falliti, rischioso comprare i biglietti venduti da Della Valle & Montezemolo". Pronta la replica della società, che si è detta "dispiaciuta e sorpresa che il vicepresidente del Senato, una delle più importanti istituzioni del Paese, si scagli contro una società privata che faticosamente sta cercando di affermare nel trasporto ferroviario ad Alta velocità i principi della concorrenza". Per Ntv, insomma, si tratta di un "triste modo di fare politica". Gufata coi fiocchi - Passano poche ore, i giornali vanno in stampa e il mattino successivo, su Repubblica, apprendiamo che Ntv sta attraversando una serissima crisi. Il quotidiano spiega che nelle prossime settimane potrebbero essere messe in mobilità dalle 300 ai 1000 dipendenti, già in contratto di solidarietà. Rischia dunque la serrata l'azienda fondata nel 2006 da Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone con l'obiettivo di fare concorrenza a Trenitalia. Ntv, ad oggi, ha accumulato perdite per 156 milioni di euro con un debito complessivo di 781 milioni, nonostante l'aumento dei passeggeri, aumentati da due milioni a 6,2 milioni. Una gufata coi fiocchi, quella di Gasparri...

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