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Michele Santoro: "Per me l'ultima stagione. Poi tocca a Giulia Innocenzi"

Andrea Tempestini
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Giovedì prossimo non prendete impegni. Alla solita ora (21 e 10 circa), sulla stessa rete (La7 di Urbano Cairo), torna Servizio Pubblico, il programma di Michele Santoro. Ma non si tratta del «solito» debutto settembrino. Perché quella che sta per iniziare è l'ultima stagione nella quale vedremo il conduttore televisivo nella versione che conosciamo. Ovvero un uomo solo al comando del talk show. Dall'autunno prossimo, scaduto il contratto con Cairo che lo vincola alla conduzione di 35 prime serate, Santoro potrà finalmente dedicarsi ai suoi progetti. Cinque, al massimo sei, prime serate in conduzione e poi avanti tutta con la sperimentazione di «nuovi linguaggi televisivi». Che potrebbe significare docu-fiction (peraltro già testata) o grandi reportage, sul modello di quanto proposto dal suo ex allievo Corrado Formigli, lasciando, magari, lo spazio del talk tradizionale a Giulia Innocenzi, che già quest'anno avrà più puntate per il suo Announo (sempre che continui a chiamarsi così). «Sono stato criticato da tutti per la scelta fatta con Giulia», dice il conduttore di Servizio Pubblico, «come se fosse stata una mia sconfitta. Invece i fatti mi hanno dato ragione». Chissà se sarà lei il nuovo “Michele chi?”, anche se lo stesso Santoro è convinto che il suo futuro sia lui stesso. L'ego è ego. In attesa di rivedere la «santorina» all'opera, magari con un format rivisto e corretto, il giornalista guarda già al futuro. «Ho notato con interesse il cambio di passo di PiazzaPulita (il programma del lunedì de La7 condotto dal suo ex pupillo, ndr)», afferma Santoro che ha deciso di partire con la stagione dopo aver visto l'esordio dell'intera concorrenza catodica, «e mi è sembrata una buona cosa». Tanto buona che, anche se non lo ammette esplicitamente, gli ha tolto materia per la prima puntata. Dei due «signorini» del martedì invece non parla, glissa, come se non avesse visto né il Ballarò di Massimo Giannini né il Dimartedì di Giovanni Floris. Ma si capisce chi li ha visti eccome e non devono essergli piaciuti molto. In compenso, però, conferma a Libero che Marco Travaglio ci sarà e che punta ad avere in studio sia il premier Matteo Renzi che il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. «In fondo il programma si chiama Servizio Pubblico o no?», dice con il suo solito ghigno sornione. Ovviamente, conoscendo bene il mestiere e la concorrenza non farà certo la corsa per bruciarseli in occasione della prima puntata. Ma la verà novità della stagione potrebbe essere la nuova inviata di punta di Servizio Pubblico. Paola Bacchiddu, freelance ed ex responsabile della comunicazione per la campagna elettorale della Lista Tsipras alle Europee: dopo essere entrata a far parte della redazione di Santoro avrebbe ottenuto anche il disco verde per andare in video, in modo da aggiungere pepe al programma. La giornalista, a maggio scorso, era finita sui giornali, durante la campagna elettorale per le europee, in virtù di post pubblicato su Facebook con uno slogan ad effetto: «È iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate L'altra Europa con Tsipras». A corredo del messaggio un'immagine che la ritraeva al mare in costume, mettendo in bella evidenza il suo lato B. Adesso dovrà puntare tutto sul lato A.... di Enrico Paoli @enricopaoli1

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