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Mario Giordano scatenato, la risposta ai vegani: "Cosa penso di voi. Mangiatevi pure i fili d'erba, ma..."

Andrea Tempestini
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Pubblichiamo Posta Prioritaria, la rubrica in cui Mario Giordano risponde alla lettera di un nostro lettore. Caro e stimato Giordano, siete ottimi e coraggiosi quando parlate di islam, ma quando parlate di vegetarismo date voce solo ai critici. Oltretutto date voce a ex vegani anoressici o che hanno fatto una pessima alimentazione vegana, mangiando come erbivori! Dove sono i legumi quotidiani, la frutta secca, i semi di lino, la vitamina B12? Non si vive di sole mele e insalata. Ci sono vegani che stanno benissimo e fanno sport. Anni di veganismo e analisi ematiche perfette. Un consiglio: date voce alla controparte. Ci sono medici nutrizionisti vegani come Luciana Baroni, Michela De Petris, Leonardo Pinelli e altri (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana). Diversamente continuerete a fare disinformazione. P.s. Ogni tanto potreste anche pubblicare qualche mia lettera... Andrea Serra via mail Lei, caro Serra, si riferisce in particolare ad un articolo di Libero che mi allega, quello relativo ad Anna Kavaliunas, una vegana semi-pentita che dice di essere diventa anoressica rinunciando alla carne. Che devo dirle, amico mio? Di Anna poco m'importa: credo che abbia scelto il veganesimo perché le sembrava più alla moda, esattamente come avrebbe potuto scegliere la dieta dello yogurt o quella del cactus. Di follie, purtroppo, ne abbiamo sentite tante, a questo proposito. Se devo dirla tutta, per la verità, a me importerebbe poco anche del veganesimo. Per quanto mi riguarda uno può scegliere di mangiare quello che vuole, anche solo bacche o fili d'erba, può nutrirsi di pomodori crudi assicurandosi che i pomodori non soffrano o di carote intere perché a tagliarle si commetterebbe delitto. Non m'importa. Quello che non sopporto, conoscendoli piuttosto bene, è il fatto che molti vegani (non tutti) si sentono in dovere di convertire il mondo. Sono presi come da un furore ideologico e pretendono che tutti si adeguino alle loro regole, si sentono male se uno addenta davanti a loro un pezzo di formaggio, urlano all'omicidio se vedono servito in tavola un prosciutto. Non parliamo del bollito misto, ovviamente, o del tacchino di Natale. Ed è questo che li rende insopportabili. E fa scattare le denunce di Libero. Ci sono vegani che stanno benissimo? E fanno sport? E hanno valori ematici perfetti? Me ne compiaccio, ovviamente. Ma ci sono anche tanti che mangiano carne che si trovano nella stessa situazione. Non mi sento in dovere di spingere al veganesimo nessuno, piuttosto penso sia doveroso mettere in guardia da tutti i fanatismi. Quelli islamici in primis, ovviamente. Ma anche quelli che vorrebbero impedirmi, stasera, di mangiare le tagliatelle al ragù. di Mario Giordano

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