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Asia Argento chiede solidarietà ma attacca le donne

Eliana Giusto
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Asia Argento lascerà l'Italia. La notizia in sé ci lascia del tutto indifferenti, ci stuzzicano invece le ragioni di questa decisione. «Tornerò in Italia quando le cose miglioreranno per combattere le battaglie con tutte le altre donne», ha annunciato l'attrice durante un'intervista con Bianca Berlinguer. Asia è delusa: si aspettava che le donne si schierassero con lei, che la trasformassero in un'eroina coraggiosa, che comprendessero il suo concedersi al produttore Harvey Weinstein («ho pensato che avrebbe distrutto la mia carriera se gli avessi detto no»), che condividessero il senso della sua denuncia tardiva contro il produttore... Insomma, Asia se ne va perché non ha ricevuto la solidarietà di tutte le italiane, si è sentita sola. Eppure, le basterebbe fare un piccolissimo sforzo di memoria, premere il tasto "rewind" della sua movimentata vita e scoprire che lei non sempre si è schierata al fianco delle donne. L'attrice dovrebbe ricordarsi che la solidarietà di cui parla e che le è tanto mancata in questi giorni così intensi, lei non solo non l'ha manifestata, ma l'ha pure pesantemente calpestata. Solo 8 mesi fa, era febbraio, con rara acrimonia ha pubblicato su Instagram la foto (rubata) di Giorgia Meloni seduta di spalle al tavolo di un ristorante. «La schiena lardosa di una fascista», ecco l'acido commento sotto quella immagine. Sorvoliamo sulla vigliaccheria di scattare una foto di nascosto, sorvoliamo pure sulla scelta di pubblicarla senza chiedere il permesso dell'interessata, il punto è che la leader di Fratelli d'Italia aveva appena partorito una bimba e le era rimasto addosso qualche chilo di troppo. Asia era lì, come una iena famelica su una carcassa, a fotografare quel rotolino che sbucava dalla giacca. E come il più spietato dei paparazzi ha dato in pasto ai livorosi dei social la schiena appesantita. Peggio di quegli uomini per cui le donne sono solo un corpo da guardare e possibilmente da toccare. Lei, che fino a due mesi prima sulla Rai conduceva Amori Criminali e raccontava storie di donne picchiate e uccise da uomini malati, ha dimostrato di saper predicare bene ma di comportarsi diversamente. Senza rispetto per una mamma come lei, da poco uscita da 9 mesi di gravidanza, da una tempesta ormonale che scompensa il corpo e scompiglia i pensieri. Nessuna pietà, nessuno sconto, nessuna solidarietà femminile: solo la voglia di colpire una donna di cui non condivide le idee politiche. Asia si è resa conto dello scivolone e sono arrivate le scuse (tardive) alla Meloni. Ma ora che molte donne non hanno condiviso le sue accuse a scoppio ritardato sugli abusi, ha deciso di scappare via. Nessun problema: ce ne siamo già fatti una ragione. di Lucia Esposito 

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