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Stupri, pornografia e nazismo, tutti gli orrori di papà. Il passato terrificante di Kevin Spacey

Eliana Giusto
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Un padre nazista, stupratore. Un mostro. Randall Fowler, fratello maggiore di Kevin Spacey rivela al Daily mail i dettagli terrificanti della loro famiglia dopo le accuse di molestie sessuali su un ragazzo di 14 anni e la confessione del protagonista di House of Cards di essere gay: "In casa nostra c'erano le tenebre, era un assoluto orrore, che Kevin cercava di rimuovere", "per lui il cinema è stato una fuga dalla realtà". Il padre, Thomas Geoffrey Fowler, quando i figli erano solo dei ragazzini, si iscrisse all'American Nazi Party, il partito nazista americano, e si tagliò i baffi come Hitler. "Mi frustava e mi violentava ripetutamente", ricorda Randall e la madre che sapeva tutto non è mai intervenuta. Anche la sorella Julie, la maggiore dei tre figli, subì le violenze del padre e fuggì di casa a 18 anni. I tre figli non potevano portare a casa amici perché sulle pareti di casa il padre aveva attaccato immagini pornografiche di donne e uomini nudi. Nell'intervista Randall afferma di avere considerato più volte il suicidio e di avere avvertito il padre che, se avesse toccato anche Kevin, lo avrebbe ammazzato.  Intanto Netflix ha annunciato che nel 2018 finirà la famosa serie interpretata da Kevin Spacey House of Cards. La decisione coincide con le accuse di molestie.

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