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Lara Comi in tribunale per lo stalker: "Sembrava che fossi io l'imputata"

Eliana Giusto
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"Da oggi in poi, giuro, farò una battaglia personale per escludere che in caso di stalking si possa patteggiare. Non esiste che una donna viva nell'angoscia perché qualcuno decide di perseguitarla e che alla fine lo stalker se la cavi con una pacca sulla spalla. Lo dico da vittima e da donna, prima ancora che da politica". Lara Comi racconta al Corriere della Sera il suo dramma. E' delusa e amareggiata perché il giudice delle indagini preliminari di Busto Arsizio ha deciso di accordare all'imprenditore jesolano Giovanni Bernardini il patteggiamento a 18 mesi di carcere con la sospensione condizionale della pena e niente risarcimento. "In aula mi sono sentita io l'imputata. Sembrava quasi che fosse colpa mia tutto quel che è successo - continua l'europarlamentare di Forza Italia - È pazzesco. In un procedimento per stalking io, donna, mi aspetterei che si agisse subito dopo una denuncia. E invece ne ho fatte otto e sono passati sei mesi prima che gli dessero il divieto di avvicinamento. Mi aspetterei che il pm fosse dalla mia parte visto che è tutto provato, che ci sono i messaggi, le chiamate, le volte in cui è stato identificato dalle forze dell' ordine mentre veniva a casa mia".

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