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Barbara D'Urso, la sconvolgente testimonianza sulla strage di Latina: "Era un traditore seriale, e così..."

Andrea Tempestini
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A Pomeriggio 5, Barbara D'Urso si è occupata della strage di Latina, dove un carabinieri si è barricato in casa, uccidendo le figlie e ferendo gravemente la moglie a colpi di arma da fuoco. La D'Urso, infatti, ha intervistato un caro amico di Luigi Capasso, l'uomo che ha commesso la strage. Si tratta di Salvatore Clemente, il quale conosceva la famiglia Capasso da 17 anni. Leggi anche: D'Urso fregata da Berlusconi: il colpo basso (che costa carissimo) "Ci siamo salutati domenica con Luigi, l'ho chiamato al telefono e ho sentito che stava a pranzo con altri amici, aveva trovato una nuova compagnia con cui distrarsi vista la crisi matrimoniale che viveva nell'ultimo periodo", ha spiegato l'uomo, per poi aggiungere che non avrebbe mai pensato che Luigi potesse compiere un simile orrore. Dunque ha spiegato i motivi della crisi con Antonietta: "Luigi era un traditore seriale, ha sempre tradito Antonietta, lei lo ha perdonato molte vole, ma dopo l'ultimo episodio non ce l'ha più fatta e lo ha cacciato di casa". Dunque, Salvatore si è dilungato sul legame che c'era tra Luigi e le sue figlie, sottolineando che l'uomo era molto legato alle figlie che ha ucciso: "Era sempre presente, aveva organizzato i turni con Antonietta per fare in modo che non stessero con estranei". Quando gli viene chiesto cosa possa essere scattato in lui, Salvatore risponde: "Era disperato, sono convinto che se ci fossi stato io fuori da casa lo avrei potuto calmare come era successo altre volte". E ancora: "Gli avevo consigliato di allontanarsi, di lasciare in pace Antonietta, di darle tempo di sbollire e riflettere. Sono sicuro che lei lo avrebbe perdonato, come ha sempre fatto in passato, lei lo amava ma lui era accecato dalla paura di poterla perdere e aveva sviluppato l'ossessione che avesse un altro, ma non era vero, Antonietta non aveva nessun altro uomo".

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