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Striscia la notizia, l'accusa contro Vittorio Sgarbi: complotto contro Di Maio. Lui: "Tutto falso"

Eliana Giusto
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La notizia della corsa ai Caf in alcuni comuni del Sud Italia per ritirare i moduli per la richiesta del reddito di cittadinanza secondo quanto scoperto da Striscia la notizia è una fake news. Il programma ha trasmesso ieri il fuori onda tra Vittorio Sgarbi e il suo addetto stampa Nino Ippolito. Leggi anche: Vittorio Sgarbi, rissa con Le Iene per un conto non pagato al ristorante "Domattina voglio fare un post ironico sui Cinque Stelle", dice al telefono Ippolito al critico d'arte, "così lo mandiamo sui social: da oggi sono in distribuzione mille euro presso le sedi M5S" oppure "scriviamo che i moduli possono essere scaricati sulle piattaforme del M5s. Una cosa per prenderli in giro". E Sgarbi gli dà il via libera: "Sì, sì, fallo". Insomma è Ippolito l'uomo dietro a quella che Luigi Di Maio ha subito definito una fake new: "È solo una cosa satirica nello spirito di Striscia la notizia", dice Ippolito: "Quando dico a Vittorio della mia idea la notizia era già uscita sul Corriere del Mezzogiorno il 7 marzo, tanto è vero che la stavano commentando insieme". "Basta verificare i nostri social prosegue Ippolito dove non c'è alcuna traccia della notizia bollata come fake news dai Cinque Stelle. I fatti dimostrano chiaramente come dietro questa storia non ci sono io, né tantomeno Sgarbi. Volevamo soltanto divertirci un po', fare un po' di satira. Ma ci abbiamo rinunciato subito. Uno scherzo che non ha mai avuto seguito". 

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