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Vittorio Sgarbi: "Luigi Di Maio è gay". Quella volta in cui Beppe Grillo...

Andrea Tempestini
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L'ultimo capitolo della guerra mossa da Vittorio Sgarbi a Luigi Di Maio? È ormai cosa nota: il critico d'arte ha affermato che il leader del M5s "è gay" e che "il suo compagno è Vincenzo Spadafora". Per ora, da parte dei grillini, nessuna reazione ufficiale. In molti, però, ora rievocano una battuta di Beppe Grillo, che risale al 2016, quando nel corso di un comizio a Nettuno disse: "La reazione contro di noi di questo sistema la sentiamo sulla pelle, ma è poco, mi aspettavo un avviso di garanzia a me, che scovassero della coca, che finalmente scoprissero che quell'altro - disse indicando Di Maio - è omosessuale. Ma non ci sarebbe niente di male, per l'amore di Dio...". Ovviamente si trattava di una battuta, con la quale Grillo voleva dire l'esatto opposto (nessuno si sogna di affermare che Di Maio sia gay). Ma la battuta, in queste ora, è tornata a circolare prepotentemente sul web e sui social. Leggi anche: Sgarbi, rissa con Le Iene per il conto non pagato

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