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Franco Battiato sparito da otto mesi, paura per le condizioni di salute: ecco cosa sappiamo

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Davide Locano
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Una spessa cortina di silenzio avvolge lo stato di salute di uno dei musicisti più famosi e amati del nostro tempo. Di Franco Battiato caduto una seconda volta nella sua casa di Milo in Sicilia, dopo quella al Teatro Petruzzelli, riportando frattura del femore e del bacino, non si sa assolutamente nulla. In ansia gli innumerevoli ammiratori del compositore siciliano che in tanti anni di luminosa carriera ha fatto invaghire di sé maree di persone per la bellezza della musica e la meraviglia dei testi. Celeberrimo il brano La Cura, autentico e insuperato madrigale d'amore del terzo millennio, letteralmente adorato dal pubblico per l'intensa carica emotiva del linguaggio. Così «E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale», è uno dei tanti, emblematici messaggi che a migliaia piovono letteralmente sui gruppi social dedicati proprio a Battiato, come quelli seguitissimi di Angelo Lionti o di Filippo Bardi. Leggi anche: Battiato, il dramma: si rompe bacino e femore TUTTI PREOCCUPATI «Sono tutti preoccupatissimi i fan delle pagine che ho fondato e seguo su Facebook. Nessuno riesce a sapere niente di certo. Ed è proprio questo ad alimentare il sospetto che le cose non vadano affatto bene». Filippo è un giovane toscano che dall'età di dodici anni si è lasciato stregare da un Battiato agli esordi, quello di Click o de La Voce del Padrone. «Facevo lavoretti sporadici dopo la scuola e grazie a qualche piccolo guadagno ho cominciato a collezionare tutti i dischi di Franco. Da allora non ho mai perso un'uscita nuova o un concerto». Battiato non è un semplice cantautore, Battiato è un raffinato esploratore dell'anima. La sua musica sembra benedetta da una forza superiore e meditare sulle parole mai banali infuse nei testi equivale a fare viaggi oltre lo spazio e il tempo. «Sai, a volte mi sembra di essere stato toccato da una carezza invisibile mentre compongo. E allora mi accorgo di aver creato qualcosa di molto superiore alle mie aspettative». Era quello che Franco mi ripeteva mentre ero al lavoro sulla sua biografia, che sarebbe uscita da lì a poco. «GESUITI EUCLIDEI» Dervisci rotanti, minareti, gesuiti euclidei vestiti come bonzi per entrare a corte degli imperatori Ming, ere del cinghiale bianco e scrigni preziosi ricolmi d'incanti e gemme da Mille e Una Notte. La gente lo chiama Maestro, anche se viene dissuasa dal suo stesso sguardo ironico. «Le persone che lo seguono hanno stabilito con lui un rapporto profondo e complesso per certi versi - racconta il blogger Baldi - Ognuno crede dentro di sé di avere stabilito con Franco un legame speciale, personale e unico, tanto da far scoppiare a volte gelosie senza ragione». Battiato può questo con il suo carisma stellare, rapisce cuore e mente e ti porta lontano su tappeti volanti in isole dominate da baudeleriana calma e voluttà. E adesso tutto all'improvviso si è fatto oceano di silenzio capace di stordire per il rumore assordante che produce, e fa gelare il cuore. NIENTE IMPEGNI NEL 2018 Un silenzio che a molti non sembra affatto di buon auspicio, mentre altri vorrebbero recasse sulle sue ali una rassicurante certezza. Intanto i social network, orfani di informazioni di un qualche valore ufficiale, si dibattono tra i numerosi «si dice» e addirittura l'annuncio di date futuribili di concerti o pubblicazioni di dischi. E questo nonostante sia stato comunicato in modo formale che almeno per questo anno il Maestro Battiato sarà impossibilitato a proseguire con i propri impegni professionali. Cosa stia succedendo rimane comunque un mistero. Nel frattempo gli «abbattiati»,come amano definirsi i suoi più accesi seguaci, non perdono la speranza di rivedere presto il loro idolo di nuovo sul palcoscenico per cantare in coro assieme a lui, per avvicinarlo a fine concerto, per strappargli non tanto il consueto autografo quanto piuttosto quella parola giusta capace di guarire, alleviare malinconie e sbalzi d'umore. Nell'istante di un sussurro: Perché sei un essere speciale. E io, io avrò cura di te. di Guido Guidi Guerrera

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