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E' l'acqua la prima vittima del disordine climatico. La parola ai protagonisti

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Roma, 18 ott. - (AdnKronos) - Secondo il quinto rapporto del Gruppo Intergovernativo degli Esperti sull'Evoluzione del Clima (Giec) i cambiamenti climatici stanno avendo un forte impatto sulla disponibilità di acqua dolce. E' stato stimato che per ogni incremento di 1°C della temperatura terrestre, un ulteriore 7% della popolazione mondiale vedrebbe ridursi del 20% la propria disponibilità di risorse idriche. Insomma l'acqua è la prima vittima del disordine climatico in atto. Le conseguenze economiche ed ecologiche rischiano di diventare molto serie: i dati diffusi dall'Oms confermano che il 90% dei disastri naturali è legato all'acqua ed entro il 2030 le persone colpite dalle inondazioni sarà tre volte superiore all'attuale. Secondo le stime del World Water Development delle Nazioni Unite del 2015, la crescita della popolazione mondiale e della domanda di beni e servizi favoriranno un forte aumento del consumo di acqua ed è prevedibile che entro il 2030 la risorsa oggi disponibile subisca una drastica riduzione del 40%, a meno che non vengano migliorati significativamente gestione e servizio. Secondo l'Unhcr oltre 250 milioni di persone saranno trasmigate da qui al 2050 a causa delle condizione meteorologiche estreme, la riduzione delle riserve di acqua e il degrado delle terre agricole. Tema al centro del Summit Internazionale "Acqua e Clima. I grandi Fiumi del mondo a confronto", presentato oggi a Palazzo Chigi e che si svolgerà dal 23 al 25 ottobre nella Sala della Protomoteca a Roma.

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