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Rom "finto", Mediaset allontana il giornalista di Quinta Colonna dopo la denuncia di Striscia la Notizia

Leonardo Grilli
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Alla fine Striscia la Notizia ha vinto la sua battaglia contro Paolo Del Debbio. Dopo l'accusa al conduttore di Quinta Colonna e Dalla vostra parte di aver usato un finto rom nelle sue trasmissioni, i vertici di Rete4 hanno cacciato Fulvio Benelli, il giornalista responsabile dei due servizi incriminati. In una nota congiunta Claudio Brachino, direttore di Videonews e responsabile del programma Quinta colonna, e Mario Giordano, direttore del Tg4 e responsabile di Dalla vostra parte, hanno infatti dichiarato: "Da oggi abbiamo interrotto ogni rapporto professionale e valuteremo le opportune iniziative legali nei confronti del giornalista Fulvio Benelli, responsabile dei due servizi Truffatore rom: così rubo le macchine agli italiani e Sono d'accordo se fanno lo sterminio andati in onda rispettivamente su Quinta Colonna (27 aprile 2015) e su Dalla Vostra Parte (3 aprile 2015)”. Il caso – A scatenare i dubbi di Striscia è stato il "rom polivalente", un uomo che era apparto in tv prima nel ruolo di un ladro d'auto e poi in quello di un musulmano integralista. A Quinta Colonna il rom veniva presentato come un truffatore in grado di rubare un'auto sotto gli occhi del proprietario. Ma il tg satirico aveva intervistato un ragazzo che aveva spiegato come la jeep mostrata "era dell'operatore venuto a fare il servizio, che ha prestato la sua auto per fare questa fantomatica truffa". Nel secondo video trasmesso in Dalla vostra parte il rom si era invece finto un musulmano estremista, affermando di essere favorevole allo sterminio di cristiani compiuto dall'Isis. A Striscia l'uomo aveva però raccontato che sarebbe stato l'invitato a suggerirgli le frasi. L'allontanamento – Nel giro di poco tempo è quindi arrivata la decisione di Brachino e Giordano: "Come denunciato da Striscia la notizia il soggetto intervistato è la stessa persona che ha interpretato il ruolo di truffatore rom e di estremista musulmano senza essere né l'uno né l'altro. Con questi servizi Benelli ha ingannato la buona fede delle nostre testate, rischiando di recare un grave danno al lavoro sempre corretto e professionale della redazione e dei colleghi". Anche Del Debbio ha preso le distanze dal giornalista incriminato: "Siamo sempre stati chiari e onesti con i nostri telespettatori e continueremo ad esserlo, senza lasciare spazio alcuno a chi tradisce la fiducia nostra e quella del pubblico".

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