Cerca
Logo
Cerca
+

Share, il maxi-ritardo nel giorno del duello Giletti-Fazio. Tutto ciò che non torna e quel tweet velenoso di Giancarlo Leone

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

"Soltanto un problema tecnico", spiegano dall'Auditel. Uno di quei problemi che, però, si verificano rarissimamente. Un problema che pesa. Già, perché nel giorno forse più atteso per la televisione italiana - quello in cui devono arrivare i dati dello share di Massimo Giletti alla prima su La7 contro Che tempo che fa -, i dati non arrivano. Prima viene comunicato uno slittamento di due ore, dalle 10 alle 12. Quindi ci fanno sapere che gli ascolti verranno diffusi intorno alle 16. Alla fine sono usciti, ma alle 17: Fazio al 14%, Giletti al 9%, entrambi battuti dalla fiction Rosy Abate su Canale 5 (al 20%).  Cronaca di una giornata di delirio e complottismi, dunque. Il maxi-ritardo ha scatenato polemiche e sospetti. Ad attaccare, per esempio, Renato Brunetta: "A pensar male...". Ma anche il fustigatore Michele Anzaldi punta il dito. Interpellato da affaritaliani.it, il piddino afferma: "Il grave ritardo della diffusione dei dati Auditel alimenta nuovi dubbi sul meccanismo di rilevazione degli ascolti televisivi". Insomma, il clima è avvelenato. I sospetti si sprecano. Possibile che sia successo proprio oggi? Possibile che sia accaduto nel day-after dell'attesissimo scontro tra Non è l'arena e il Che tempo che fa di Fabio Fazio? Un ritardo nei dati dello share, soprattutto così consistente, è una circostanza rarissima. E, putacaso, in una delle ultime occasione si verificò proprio all'indomani della prima puntata di Fazio su Rai1. Già in quell'occasione, gli ascolti di Che tempo che fa approdato sulla rete ammiraglia delusero, eccome. E da quel momento in poi, lo strapagato conduttore e la sua trasmissione sono stati risucchiati da una spirale negativa. Tanto da rischiare di perdere i contratti con gli sponsor, o quantomeno da rischiare di doverli rinegoziare: secondo quanto si apprende, se il programma scivolasse sotto il 12-14% di ascolti gli inserzionisti avrebbero ottime carte nella manica per rivedere il loro investimento. In questo contesto, fa rumore anche il tweet di Giancarlo Leone, ex direttore di Rai 1 e oggi presidente dell'Associazione Produttori Televisivi, il quale ha commentato tutta questa vicenda con tagliente ironia. Un'ironia dietro alla quale si palesa un'evidente critica all'Auditel: Auditel rivendica il ruolo di co-protagonista nello scenario tv e dunque si fa attendere come fanno le star. Come dargli torto se tutti pendono dalle sue labbra? #auditel #ritardo #ascolti #share— Giancarlo Leone (@giankaleone) 13 novembre 2017

Dai blog