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Fabrizio Frizzi, l'intervista dopo il malore: "Non me la sento di farmi vedere in giro così"

Giovanni Ruggiero
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Lo spavento per Fabrizio Frizzi è stato enorme dopo il malore che lo ha colpito lo scorso 23 ottobre. Per quanto la fortuna, come si suol dire, è poterlo ancora raccontare. Il conduttore Rai si è concesso per la prima volta dopo quel ricovero con un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni rivelando quanto: "le grandi paura rendono tutte le cose più importanti". Alla soglia dei 60 anni, Frizzi non ha perso il suo consueto buonumore, maturando un po' più di consapevolezza: "Ho sempre avuto la gioia di vivere e di godere la vita momento per momento, l'esperienza brutta che ho dovuto affrontare non ha fatto altro che confermare quello che già sapevo. La vita va goduta, perché non sai mai quello che succede domani". Leggi anche: Frizzi, il ritorno coraggioso in tv. come è oggi il conduttore / Video Il malore lo ha colpito nel bel mezzo della registrazione di una puntata de L'Eredità, cosa sia accaduto nello specifico però resta ancora un fatto che vuol tenere riservato, da raccontare magari "quando e se vincerò questa battaglia". Di sicuro nella vicenda Frizzi riconosce di essere stato "un uomo fortunato", in quel momento c'erano tante persone con lui: "Se fosse accaduto quando ero da solo non so come sarebbe andata a finire. E poi da lì si è manifestata una situazione di salute seria e ho potuto cominciare a combattere". Leggi anche: Fiorello, lo sfogo sul malore di Frizzi: "È una vergogna" Finora Frizzi si è concesso qualche breve incursione in tv, prima di tornare in pianta stabile a L'Eredità, ma non si sente ancora pronto a riprendere la vita di tutti i giorni: "Non sono ancora in grado di andare in giro senza essere 'restaurato' e quindi con molta umiltà me ne sto a casa, sto con la famiglia e combatto la battaglia quotidiana. poi durante la settimana per tre o quattro giorni vengo a fare L'Eredità, mi 'restaurano', c'è tutto il tempo per farlo, e ho la protezione che mi garantisce la squadra del programma. Non che mi vergogni a farmi vedere con i segni dovuti alle terapie che ho fatto, però preferisco per ora starmene un po' protetto, perché bisogna ricominciare a esporsi quando si sta bene".

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