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Elogio di Cristina Plevani: meglio cassiera che al Grande Fratello

Alessandra Menzani
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Questo è un elogio di Plevani Cristina, orgoglio d' Italia. Questo è un elogio dedicato alla ragazza - ora donna - che «18 anni dopo» non dice «in quella Casa ci fu molestia! Risarcitemi!» o «invitatemi in un qualche reality o centro commerciale, per Dio!» ma tace e al centro commerciale ci va a fare la cassiera. Questo è un elogio alla prima vincitrice del Grande Fratello - il più bello o forse realmente «l' unico» - che finì nella video-tonnara da sconosciuta-totale, mica come oggi che ci trovi Germano il Tronista Reale o Carla la fashion blogger specializzata in collaudo di assi del cesso. Questo è un elogio di chi fece parte del cast di una trasmissione innovativa, entrò in quella Casa Artificiale e di fronte all' allora conduttrice Daria Bignardi e all' Italia intera urlò con tutta la naturalezza del mondo «uccelli venite!». E quelli arrivarono. (Anzi no, ci dicono dalla regia che quella di «uccelli venite!» era Mascia Ferri del Grande Fratello 3, altra rispettabilissima concorrente. Crediamo che, anche nel suo caso, i pennuti, planarono). «Arrivarono» o per meglio dire «arrivò» il verace Pietro Taricone: lui Stallone italiano, lei ingenua bagnina di Iseo, biondina, minutina e tutti gli «ina» che volete, ma certamente onesta con se stessa e con il resto della nazione. La Plevani voleva copulare con il manzo e, signori, in un amen - passarono la miseria di cinque giorni - copulò (così narra la leggenda, rimasta tale per una questione di tendaggio oscura fotti-fotti). Ne nacque una storia tipica-italiana, un «triangolo amoroso» che appassionò milioni e milioni di nostri connazionali e che riassumiamo così. Lei ama lui; lui se ne frega abbastanza; lui grida «sono 'O Guerriero!»; le altre si ingrifano come biscie; tutte, ma non Marina La Rosa detta «La Gatta Morta»; la Gatta Morta fa credere a 'O Guerriero di poter giocare all' infermiera col dottore, ma sul più bello gli mostra il due di picche; 'O Guerriero» si ingrifa ancora di più ma si deve accontentare delle fusa; e allora si sfoga con la Plevani, generosa consolatrice accecata dall' amore («accecata» va senza «i», abbiamo verificato). Gli italiani capiscono, le urlano virtualmente «non farti prendere per il culo! Lascialo nel suo brodo!», ma gridano scioccamente contro freddi teleschermi e a lei tocca arrangiarsi. Si arrangia bene, Cristina: arriva in fondo al programma in un turbine di dolori e passione che tiene attaccati 16 milioni di italiani davanti ai teleschermi. E la fine non può che essere quella annunciata: la bagnina conquista tutti tranne l' unico che avrebbe voluto conquistare ('O Guerriero). Cristina vince quel primo Grande Fratello, il mondo impazzisce, tutti la vogliono ma, come nella vita reale, i buoni stufano presto, i furbi un po' più tardi e solo i furbi/intelligenti durano nel tempo. Taricone è furbo e intelligente, si ricicla attore e costruisce una carriera più che rispettabile, tragicamente interrotta il 29 giugno 2010 a causa di un incidente dopo un lancio con il paracadute. Lei è il volto bello del programma, la persona normale che sfiora le stelle (i 250 milioni di lire vinti grazie al trionfo, qualche lavoretto nel mondo dello spettacolo, la radio, le ospitate) e piano-piano torna a terra. Ma la Plevani non si deprime come capita a tanti, la Plevani «plana» e torna alla normalità: istruttrice in un centro sportivo nel bresciano e cassiera part-time in un supermercato di Iseo. Così scrisse su Instagram il 4 gennaio: «Quanti sbagli ho fatto e quanti ne farò. Ma ho la libertà di farli. Mi sento libera. Libera di fare quello che voglio della mia vita. Libera di cambiare se qualcosa non mi fa stare bene. Libera di essere una bagnina, un' istruttrice di nuoto e di fitness, una cassiera in un supermercato, la vincitrice di un reality e libera di essere altro quando me ne capiterà l' occasione. Libera di mollare tutto se ne avrò voglia. Libera di restare o di andare». Germano il Tronista Reale un post così non potrà mai permetterselo. di Fabrizio Biasin

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